Un piccolo passo avanti, ma c’è ancora molto da fare. Questa mattina, 6 ottobre, sono entrati in servizio i primi operatori igienico-personali nelle scuole di Carini, garantendo alle famiglie il supporto necessario per i loro figli durante le ore scolastiche. In questa prima fase, il servizio è stato attivato per due bambini. Si tratta di un segnale importante per tutelare sia il diritto all’assistenza degli studenti con disabilità sia la dignità dei professionisti che ogni giorno li affiancano.
Dopo mesi di incertezze dovute alla confusione legislativa sul tema, i Comuni della provincia di Palermo stanno cercando di coordinare una linea d’azione condivisa, con l’obiettivo di garantire che i servizi degli operatori igienico-personali (OIP) e degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM) siano attivi durante tutto l’anno scolastico.
La vittoria dei comitati
Dopo mesi di attese e incertezze, è finalmente partito il servizio per due bambini, seguiti da due operatori dedicati: “Oggi è un giorno importante per il comitato, il servizio igienico personale non doveva essere garantito per nessuno e invece oggi parte per due bambini con due operatori. Lo so, sembra poco. Però per noi e per le famiglie è uno spiraglio di luce. Noi non molliamo. Vi ricordo che per chi è in possesso di certificazione UVM o certificato con Alta intensità di cura lo deve consegnare a scuola per ricevere l’assistenza igienico. Inoltre volevo ribadire che il comitato nasce per dare voce agli operatori igienico personale che in questi anni sono stati a fianco dei bambini e delle famiglie. La nostra non è una lotta contro qualcuno ma è una lotta per difendere il nostro lavoro” si legge attraverso una nota pubblicata sui canali degli Oip.
“Emozionati ma la battaglia non è finita”
Il prossimo 14 ottobre una delegazione del comitato civico Cittadinanza Attiva, sarà in audizione all’Assemblea regionale siciliana per sottolineare l’importanza del servizio e chiedere un intervento concreto da parte delle istituzioni.
“Siamo emozionati per il traguardo raggiunto – ha detto Giovanni Gallina, presidente dell’associazione – ma la nostra battaglia non è finita. Non possiamo permettere che si continui a mettere a rischio la vita e dignità dei nostri ragazzi, come purtroppo è accaduto nella scorse settimane con episodi molto gravi”.






Commenta con Facebook