A Carini saranno abbattuti altri sei immobili abusivi, tra cui un insediamento abitativo composto da ben otto casette (alcune prefabbricate e alcune in muratura) che si trova al civico 305 del lungomare Cristoforo Colombo.

Proprio sul lungomare, lunedì scorso le ruspe sono tornate in azione, all’altezza del civico 73, dove è in corso la demolizione di una villetta, grande circa 100 metri quadrati. L’intervento dovrebbe essere completato tra giovedì e venerdì quando si prevede di demolire le fondamenta dell’abitazione. Successivamente il materiale edile sarà recuperato e conferito in discarica e, a seguire, si comincerà ad abbattere gli altri immobili che si trovano al civico 279, 337 e 377 della medesima via. Prevista la demolizione di una villetta sul lungomare Americo Vespucci, numero 322.

A realizzare le demolizioni l’impresa SCM Srl di Favara che ha vinto la gara e che dovrà completare l’intervento entro 168 giorni lavorativi, dalla data di consegna dei lavori (11 agosto). Gli abbattimenti sono finanziati al 50 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al 50 per cento dal Comune. Nel dettaglio la demolizione dei sei immobili è stata inserita in un progetto per la richiesta del contributo del fondo di demolizione del ministero delle infrastrutture e dei trasporti MIT3 che è stato approvato per un importo di 290 mila euro.

“Tutto questo succede mentre – commenta il sindaco Giovì Monteleone – apprendo dalla stampa che in commissione Ambiente all’Ars è passato a maggioranza l’emendamento che sana le case costruite abusivamente sulla fascia costiera fino al 1985. È una follia perché significa vanificare tanto lavoro svolto per ripristinare lo stato originario delle nostre spiagge; è un’ingiustizia nei confronti di chi vuole fruire del mare per la balneazione e anche nei confronti degli stessi abusivi che già hanno subìto le demolizioni. Inoltre istiga i destinatari delle ordinanze di demolizioni a resistere in sede amministrativa rallentando le procedure avviate, con tanta fatica, per ridare il mare alle presenti e alle future generazioni.

Voglio sperare che l’assemblea regionale abbia il buon senso di respingere questa provocazione – continua il primo cittadino – nell’interesse dell’ambiente nell’interesse della Sicilia e dei siciliani per i quali, ricordo, il mare è la principale risorsa di vita e fonte di lavoro. Non si può svendere il territorio e il nostro futuro per un pugno di voti. Ci opporremo con tutti i mezzi e con tutte le forze e in tutte le sedi – conclude Monteleone – a questa scelta scellerata sicuri che è nostro compito fondamentale difendere il lavoro svolto, la nostra terra, il nostro mare e i siciliani che ci vivono”.

Solo nel 2023 sono stati 168 i provvedimenti restrittivi emessi dall’amministrazione di Carini, tra ordinanze di demolizione, di inottemperanza alla demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale e di sgombero. 1280 dal 2015, quando ha avuto inizio la sindacatura Monteleone. Sono invece 303 n totale gli immobili abusivi, ricadenti in zona di inedificabilità assoluta, demoliti in territorio carinese, di cui 178 demoliti dal Comune di Carini e 125 demoliti dai privati responsabili dell’abuso.