Prezzi dei voli ancora alle stelle per arrivare in Sicilia e meno cari per lasciare l’Isola. Un controsenso se l’obiettivo delle istituzioni è quello di favorire il turismo e l’economia siciliana. Di certo, i prezzi dei biglietti aerei per i due maggiori scali non va verso questa direzione. Anche oggi abbiamo fatto la ricerca dei prezzi, provando a prenotare un volo da e per Milano e Roma da Palermo e Catania e viceversa. Abbiamo preso in considerazione i voli di Alitalia e Ryanair, cercado di prenotare un volo per domani 7 agosto.
Per volare dal capoluogo siciliano alla Capitale con la compagnia di bandiera Alitalia, servono dai 55 ai 165 euro ma per fare il viaggio di ritorno, ovvero per prenotare il volo Roma-Palermo il viaggiatore deve pagare cifre che si aggirano dai 280 euro ai 380 euro. Se si prende in considerazione il volo Catania Fontanarossa – Roma Fiumicino un volo si paga da 146 a 186 euro. Viceversa, però servono dai 220 ai 380 euro. Un salasso per chi vuole venire in Sicilia. Anche il volo Milano-Palermo costa un occhio della testa, il prezzo va dai 299 del più “economico” fino a sfiorare i 520 euro e per atterrare a Catania, sempre con Alitalia, i prezzi restano decisamente alti.
Con Ryanair un volo Palermo-Roma costa solo 21 euro ma arriva a 210 euro il costo del biglietto per volare da Roma a Palermo e tocca i 333 euro se si vuole andare a Catania quando, invece, il volo Catania-Roma con Ryanair costa solo 25 euro. E non va bene nemmeno il prezzo da Milano a Catania che costa 325 euro. Anche Ryanair, quindi, propone prezzi quasi regalati per lasciare la Sicilia ma prezzi importanti per venirci.
Intanto dalla Lega arriva una critica al Governo nazionale sui 25 milioni di euro stanziati con la finanziaria nazionale del 2019 per le cosiddette “tratte sociali” aeree da e per la Sicilia. Il capogruppo della Lega all’ARS Antonio Catalfamo, ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente Nello Musumeci e all’Assessore Regionale Marco Falcone. “Entro sessanta giorni dalla finanziaria e cioè entro la fine di febbraio di quest’anno – ricorda Catalfamo – avrebbero dovuto essere stabilite le modalità attuative del nuovo regime tariffario di favore per ridurre i disagi dovuti all’insularità, ma ad oggi non vi è traccia di alcun provvedimento né da parte del Governo regionale né da parte di quello nazionale”. Il capogruppo leghista a Palazzo dei Normanni ha sollecitato il Governo ad “avviare con urgenza un intervento nei confronti del Governo nazionale, per riuscire ad avere in breve tempo interventi mirati a calmierare il costo dei biglietti aerei, utilizzando tutte le prerogative a disposizione dell’assessorato per le infrastrutture e la mobilità”.
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