Il “sogno di giustizia” per il caro voli in Sicilia, con i cittadini infuriati per le tariffe incredibilmente alte, non è durato poi molto. L’Antitrust infatti avrebbe deciso di archiviare l’indagine sul caro-voli in Sicilia aperta a fine 2022 seguito di formale esposto del Codacons e dalla Regione stessa (con Schifani che ne ha fatto una vera e propria battaglia), a causa della mancanza di prove che attesterebbero il cartello messo in atto dalle compagnie aeree. Lo afferma il Codacons stesso, commentando la notizia riportata dal sito del Corriere della sera.

L’archiviazione dell’indagine

Se effettivamente l’indagine sarà archiviata, “si tratterebbe di una decisione gravissima dell’Antitrust e di un danno per gli utenti del trasporto aereo – commenta l’associazione – Solo grazie ai dossier del Codacons, poi sfociati in un formale esposto, l’Antitrust ha acceso un faro sulle tariffe dei voli per le isole che, come dimostrato dai nostri dati, schizzano alle stelle durante le festività natalizie e in occasione delle partenze estive”

Niente prove

L’incapacità di reperire le prove di un cartello anti-concorrenza non è una motivazione valida per archiviare una indagine così importante, continua il Codacons, “soprattutto in considerazione del fatto che le prove di cui necessità l’Autorità sono sotto gli occhi di tutti: un aumento contemporaneo dei prezzi dei biglietti aerei per gli aeroporti siciliani applicato dalle compagnie aeree che garantiscono i collegamenti con l’isola”.

Speranze da una seconda indagine

“Attendiamo ora di capire come procederà l’Antitrust anche sulla seconda indagine aperta su esposto Codacons, quella sugli algoritmi usati dagli operatori per definire le tariffe dei biglietti, nella speranza che anche in questo caso i consumatori non dovranno subire, oltre al danno, la beffa di una archiviazione per mancanza di prove”, conclude l’associazione.

Gli sconti

Nel frattempo, AeroItalia e Ita, i due vettori che hanno già aderito al bonus lanciato dalla giunta Schifani per i residenti che viaggiano da e per Milano e Roma, con riduzioni del 25 e del 50% sul costo del ticket, stanno ancora lavorando per aggiornare le proprie piattaforme web al sistema di scontistica. Le difficoltà, più che il livello informatico, riguardano la rendicontazione, tanto che, per accelerare l’adeguamento, anche se la Regione ha già fatto sapere di poter aspettare e di non voler usare tagliole il giorno limite (1 dicembre) previsto per l’operatività del bonus, le due compagnie con ogni probabilità applicheranno solo la prima fascia di sconto, quella del 25%, che riguarda indistintamente tutti i residenti in Sicilia

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