Il Tour canoro di Cateno De Luca a Palermo

Un politico che canta non è un cantante politico. È qualcosa di più nella sua pur semplice condizione di cercatore di consenso. Ecco al di là della chitarra romana e degli stornelli del nuovo sindaco di Roma c’è in Sicilia  un esperimento di campagna elettorale e di comunicazione politica che rischia di farci cambiare idea sul valore dello spettacolo e della musica. 

Dunque non si capisce bene se Cateno De Luca, il sindaco di Messina in tour benefico per finanziare la casa del musicista, sia solo un matto o un genio. Di sicuro è un abile maneggiatore di parole che lui scarnifica fino a portarle alla loro banale semplicità. Solo  che in questo caso Cateno detto Scateno punta a proporre la banalità del bene che  contrappone alla banalità del male che è più vicino a noi di quanto si possa immaginare: la banalità del male ad esempio delle baracche messinesi con 8 mila persone che per troppi anni hanno abitato, e per generazioni, in  case indegne di essere chiamate tali dove l’unica opportunità più prossima è quella di ammalarsi di asbestosi. 

De Luca canta, stona e studia col  vocal coach

Certo non si dirà un  gran bene del De Luca cantante per le sue doti vocali ma  lo accompagnano musicisti di grande valore. Lui stesso ne è consapevole, dice di voler continuare a prendere lezioni. Sente la necessità di migliorare. Ma ogni canzone che lui propone, scelta tra le 95 composte dal sindaco di Messina, è dedicata ad un target elettorale preciso, ad un cluster specifico che viene sollecitato nella parte emotiva più intima. Parole messe in fila con abilità che se non suonano troppo bene all’orecchio toccano comunque il cuore di chi non lo ascolta col pregiudizio dell’intenzione derisoria.

E il suo pubblico, quello almeno che ha riempito il teatro Golden (circa 600 presenza paganti) nella tappa palermitana del tour, lo segue, lo osanna, condivide il suo approccio da uomo comune che ha fatto “dell’irriverenza e dell’impertinenza”, rispetto al potere consolidato, la “sua stella polare”.

Il Sindaco di Messina vuole essere percepito per quello che intende essere anche quando canta: l’uomo che ascolta la gente e risolve i problemi trasformando la speranza  in realtà concreta e possibile, a portata di mano. 

La stessa speranza di quei ragazzi selezionati da Red Ronnie e Grazia Di Michele per il progetto de la casa del musicista che calcando il palco del tour “a modo mio” sono protagonisti della realizzazione del loro sogno. Talenti veri a cui per una volta viene offerta una chance e supporto concreto.

Cateno De Luca che  non viene preso sul serio

Gli unici a prenderlo sul serio sono i suoi amici e i suoi elettori. Non lo prendono sul serio i suoi avversari, ed anche gli ex amici politici. Lo snobba quasi anche la stampa “istituzionale” nemmeno curiosa e desiderosa di raccontare e comprendere il fenomeno De Luca cantante.

Non lo considerano forse ancora “presentabile” e registrano la sua voglia di candidarsi alla guida della regione alla stessa stregua del tour canoro o dell’obiettivo di partecipare e vincere a Sanremo. L’ennesima azione di un giullare. Una cosa poco seria. Un obiettivo impossibile. Perché De Luca è sempre lo stesso di quando si presentava in mutande in assemblea regionale per attirare i media portando avanti le istanze della sua parte politica. È anche  quello che prestava la sua voce all’azione dei droni per sgridare i suoi concittadini che non rispettavano le regole del lockdown e così via.

Elezioni lontane ma De Luca è il più vicino

Un giullare. Ma il giullare canta e questa volta è più avanti degli altri nel percorso che lo potrebbe condurre ad una poltrona ambita che forse non è semplicemente una seduta “negli orizzonti celesti” ma il Palazzo che ospita il Presidente della Regione.

Forse per la prima volta, contrariamente a quanto lui stesso ricorda ai suoi ad ogni passo, De Luca si è posto un obiettivo difficile da raggiungere a breve. Ma tutti dovranno fare i conti con lui nelle prossime scelte, nelle decisioni e nella strategia che condurrà chiunque verso Palazzo d’Orleans al posto che è adesso di Nello Musumeci.

La partita verso le elezioni regionali è  ancora lontana. Ma Cateno De Luca ha già cominciato a giocarla sul serio. E nel frattempo ci canta su, approfittando dell’occasione per aiutare dei ragazzi e creare valore con l’azione sociale. La prossima tappa del tour, a Trapani.