Quasi 179 milioni di euro destinati a fronteggiare l’emergenza ambientale in Sicilia sono stati bloccati dalla Commissione europea perchè la Regione non si è ancora dotata di un efficace piano rifiuti.

La notizia è emersa a margine del Comitato di Sorveglianza del PO Fesr che si è svolto a Palermo. Si legge infatti a pag.15 del documento sullo stato di attuazione presentato ieri che “la Commissione … ha comunicato il mancato soddisfacimento della CEXA (condizionalità ex ante settoriale n.d.r.) …a causa della carenza di un piano regionale di gestione dei rifiuti coerente con le previsioni della direttiva 98/2008/CE….pertanto…i pagamenti risultano sospesi”.

Spulciando tra le righe della relazione, spiega Franco Garufi sul portale del Centro Pio La Torre, “questa si presenta come la principale esigenza di ordine politico che andrà risolta in sede di coordinamento con l’attività del presidente della Regione nella qualità di commissario delegato all’emergenza rifiuti”.

Riguardo allo stato di attauzione del Fesr più in generale, inoltre, le previsioni di spesa alla fine dell’anno in corso ammontano ad appena 548.670.370 euro. Mancano, insomma, tra 171 e 218 milioni per raggiungere i target previsti dalla Commissione, pena l’avvio delle procedure di disimpegno. Garufi sottolinea, infine, che “è essenziale rendere effettiva l’attuazione del Piano di rafforzamento amministrativo che costituisce la pre-condizione fondamentale per qualificare ed accelerare la spesa”.

Un provvedimento di censura arriva dal capo unità della Commissione Europea Morin. “Evidentemente Musumeci aveva bisogno che qualcuno venisse a censurare l’operato regionale e a ricordarci che così non si va da nessuna parte” commentato i deputati regionali M5S Luigi Sunseri e Giampiero Trizzino.

Ad oggi non ci sono i presupposti pe raggiungere i target di fine anno: in soldoni la Sicilia rischia di perdere i fondi ad essa destinati per la mancanza di un piano rifiuti che attendiamo da sette anni. “Musumeci la smetta con i proclami e passi all’azione. Si accorge ora che con i poteri speciali non può fare molto? Noi lo diciamo da sempre. La via maestra è un’altra, e passa dall’approvazione in tempi stretti del piano rifiuti. L’assessore Pierobon si attivi: preveda il potenziamento degli impianti, a partire da quelli di compostaggio”.

 “Una delle pietre miliari del nostro programma – affermano i due deputati – era quello dell’approvazione del piano rifiuti, la cui mancanza ha fatto aprire una infrazione europea nei nostri confronti. Basta, la Sicilia  non può attendere all’infinito”.