C’è un pezzo di Sicilia nella nazionale italiana di calcio femminile impegnata nel mondiale in Francia. A difendere la porta azzurra c’è Rosalia Pipitone, chiamata Pipa. Rosalia è di Torretta, comune vicino Palermo.
Il nome della Pipitone, classe 1985, è in omaggio alla “santuzza” protettrice del capoluogo siciliano. La sua carriera di portiere prende forma nella Res Roma, con cui ha fatto due anni in A2 e poi cinque anni in A. Nel 2018-19 la squadra è diventata la sezione femminile della più conosciuta AS Roma. Dopo alcune strepitose parate Rosalia è stata convocata nel 2017 nella compagine azzurra dove ha esordito il 5 marzo 2018. Nel mondiale femminile 2019 ha giocato l’8 giugno dal primo minuto in quell’Italia-Portogallo 3-0 che ha permesso all’Italia di qualificarsi di nuovo per una fase finale dei Mondiali dopo 20 anni di assenza.
La carriera di Pipa però comincia in veste da attaccante nella Polisportiva Autoscuola Puccio di Torretta. Solo per un puro caso, l’infortunio del portiere della squadra, fu messa in porta come sostituta e da quei due pali non si è più staccata. Nell’estate del 1999 passò alle Aquile Palermo, stavolta come portiere. E lì rimase 12 anni: fino al 2010-11.
Domani alle 15 le azzurre sfideranno l’Olanda nei quarti di finale. Una sfida ardua per le azzurre ma che sono pronte a dare il meglio di sé nel corso di un torneo che le ha già incoronato l’Italia femminine tra le 8 migliori squadre del mondo.
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