Chiedono più attenzione al Comune e soprattutto la possibilità di tornare a vivere la loro scuola come accadeva un tempo.
Sono gli insegnanti, i genitori ma soprattutto gli alunni dell’Istituto comprensivo “Leonardo Sciascia” di Palermo, la cui sede centrale si trova in via Francesco De Gobbis e dove da quasi un mese i disagi sono ormai all’ordine del giorno.
A causa del crollo di una parte del controsoffitto avvenuto nel plesso distaccato di via Adamo Smith, è stato necessario
‘spostare’ alcune classi nella sede centrale. Ma gli spazi non sono sufficienti per tutti, quindi la scuola ha dovuto ricorrere ai doppi turni, cioè ci sono studenti che fanno lezione nel pomeriggio.
Una circostanza che ha fatto arrabbiare non poco i genitori e soprattutto le mamme, costrette ad andare a prendere i bambini all’uscita da scuola quando ormai fa buio e potrebbe non essere così piacevole circolare in alcune strade del quartiere San Filippo Neri, dove gli episodi di microcriminalità avvengono purtroppo ancora.
A spiegare meglio la situazione è la vicepreside Sabrina Troia.
“La sede centrale ospita la scuola media e 4 classi quinte della scuola primaria. In via Adamo Smith c’erano invece i bambini della scuola dell’infanzia e primaria costretti ora a spostarsi”. Ma cosa è accaduto?
“Per fortuna niente – commenta la vicepreside – ma le cose potevano andare diversamente. Il 27 novembre scorso, a causa delle abbondanti piogge e delle infiltrazioni di acqua, ha ceduto parte del controsoffitto di un corridoio dal quale passano in continuazione i bambini per andare in bagno. E’ successo intorno alle 12, per fortuna quel giorno c’era assemblea dei docenti ed i bambini erano usciti da scuola alle 11″.
La vicepreside racconta che i tecnici del Comune sono intervenuti prontamente. “Il giorno dopo erano già a scuola per fare un sopralluogo – spiega – e sono state interdette all’utilizzo due aree dell’edificio. Una è stata già ripristinata, per l’altra siamo ancora in attesa con il risultato che abbiamo dovuto ricorrere ai doppi turni per garantire il diritto allo studio di tutte le classi”.
I genitori però sono delusi ed amareggiati. Anche perché da 10 anni hanno dovuto rinunciare alla palestra ed al teatro della scuola, non più agibili, e che necessitano di interventi strutturali che non sono ancora stati portati a compimento.
“Questo è molto grave – sottolinea la vicepreside – anche perché nel quartiere la scuola è l’unica garanzia di benessere collettivo, tra i pochi aspetti positivi. La palestra ed il teatro presentano danni gravi ai quali non si è mai rimediato. Da considerare poi che bambini piccoli sono stati spostati in una scuola frequentata da adolescenti, dove le problematiche sono ben altre e ben più gravi. Chiediamo di poterli fare tornare nella loro scuola e di riavere il teatro e la palestra, dove gli studenti si fermavano nel pomeriggio piuttosto che stare per strada”.
Per questo mercoledì 5 dicembre, si terrà dalle 9 alle 13, a piazza Pretoria, davanti al palazzo municipale, un presidio organizzato dalla scuola. A partecipare genitori, alunni, docenti e associazioni del quartiere San Filippo Neri. Una giornata di lezione all’aria aperta, mentre la piazza verrà trasformata in un’aula scolastica.
“Vogliamo sensibilizzare – conclude Troia – sulle esigenze della scuola che spesso non vengono tenute nella giusta considerazione. Mamme e bambini hanno preparato dei volantini che distribuiremo ai passanti per far capire quanto importante sia la scuola, così come avere degli spazi fisici adeguati agli studenti”.
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