Celebrati i funerali di Don Maurizio Francoforte, il parroco della chiesa di San Gaetano che prese il posto di Don Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia. Nella chiesa della Missione Speranza e Carità dove è seppellito Biagio Conte c’erano i tanti giovani volontari che hanno animato le attività portate avanti dal parroco di Brancaccio e tanti preti. In prima fila i fratelli e le sorelle del sacerdote. A celebrare la messa un commosso arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice che ha interrotto l’omelia in lacrime ricordando la figura del sacerdote che sferzava tutti, politici e lo stesso clero per riscattare Brancaccio.
L’omelia commossa dell’arcivescovo Corrado Lorefice
“Don Maurizio ha vissuto il suo ministero avendo tatuato nel cuore il martirio di Padre Pino Puglisi, del suo amato amico e confratello prete 3P. Come non ricordare la visita di Papa Francesco a Brancaccio sulle orme del Beato Puglisi? La gioia traboccante di don Maurizio nell’accoglierlo sulla soglia della chiesa di San Gaetano? Felice. Estasiato. Brancaccio non più periferia, al centro della Città, della Chiesa, del mondo intero – ha detto l’arcivescovo – Don Maurizio, sei stato e rimarrai segno dell’Amore di Dio tra noi. Ministro, servo del Dio Amore, servo per amore; solo per amore di Dio e degli uomini e delle donne che egli ama. Un vero animatore vocazionale. Hai dato voce al Divino Chiamante. Lo sanno soprattutto i tanti giovani che hai accompagnato fino al tuo ultimo respiro”.
Il bastone che gli ha donato Fratel Biagio Conte e che don Maurizio ha voluto portare con sé nel sepolcro che lo accoglierà, è un segno tangibile di come egli ha vissuto la sua vita cristiana, la sua appartenenza alla Chiesa e il Ministero presbiterale: una transumanza verso la Vita senza fine, verso i pascoli eterni, che, prima di tutto – in virtù della rinascita battesimale – lo vedeva essere pecorella del gregge amato e condotto dal Signore e – in virtù del ministero presbiterale – segno del Buon Pastore, di colui che sta in mezzo alla sua gente, la accompagna, la conduce per pascoli ubertosi, l’aspetta, la sprona, già su questa terra, nella visione dell’abbraccio eterno dell’unico Buon e Bel Pastore. Quel bastone è stato per don Maurizio sostegno, verga e guida.
Lo ha sostenuto nella sua malattia, ma anche nel suo ministero pregno di passione d’amore per il Signore e la gente affidata alle sue cure. È stato verga di difesa della sua Comunità e di Brancaccio. Lo ha impugnato e fatto vibrare in alto quando, mercenari e lupi rapaci, sono venuti nel quartiere per predare o ostentare vuote e futili parole prive di fatti. Come guida, ha indicato la via, consumando i suoi calzari davanti, in mezzo, e dietro al suo popolo perché nessuno venisse disperso, illuso e rapito, o portato per pascoli di morte. «Venne tra la sua gente» (Gv 1,11), sono ancora le parole che risuonano nella Solennità del Natale del Signore. Venne tra noi fino a patire per noi. Fino a dare la vita. Un prete vero è impregnato da un moto di proesistenzialità per la sua gente. Esistere per altri”.
La giunta approva la costruzione dell’asilo nido a Brancaccio
La Giunta comunale di Palermo ha approvato il progetto esecutivo per la costruzione dell’asilo nido “I Piccoli di Padre Pino Puglisi” nel quartiere di Brancaccio. Il progetto, votato lo scorso marzo dal Consiglio comunale ed inserito nel programma triennale delle opere pubbliche avrà un costo poco inferiore ai 3 milioni e 900 mila euro che sarà coperto con gli stanziamenti in bilancio nelle annualità 24-26 attraverso i fondi Poc. Il prossimo passaggio sarà quello di indire la gara entro i primi due mesi del 2025 per individuare il contraente entro la fine della prossima estate. “Dopo l’approvazione della variante urbanistica dello scorso marzo, da parte del Consiglio comunale – ha detto il sindaco Roberto Lagalla -, l’approvazione del progetto esecutivo rappresenta un altro passaggio fondamentale verso la realizzazione dell’asilo nel quartiere di Brancaccio. Un progetto che rischiava di essere perso e che questa amministrazione è riuscito a salvare con tenacia. In questo modo, portiamo avanti il cronoprogramma per rispettare i tempi di consegna dell’opera, fissata al 31 dicembre 2026”.
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