“Innanzi alle nuove direttive del neoministro Salvini, Orlando si deve rassegnare. Il Paese è profondamente cambiato – è quanto dichiara Angelo Figuccia, presidente del comitato per i diritti dei cittadini che prosegue – Voglio ricordare al sindaco che il campo rom di Palermo, insediatosi nel parco della Favorita all’inizio degli anni 90, fu messo in piedi per sua espressa volontà. Proprio nel cuore della Palermo normanna dove il sindaco che lo sa fare, ha ben pensato di sfregiarne bellezza storica e ambientale, con uno dei primi lager che per quei tempi era all’avanguardia. Un’offesa che non può essere dimenticata dai palermitani”.

“Voglio dire – prosegue il presidente Figuccia – che è finito il tempo nel quale l’Unaar è intervenuto contro le istituzioni locali e nel merito della gestione delle problematiche. Salvini è espressione di come in questo Paese sia cambiato tutto, anche la musica. Oggi infatti, quella minoranza rumorosa e divenuta maggioranza sovrana. Pertanto, a chi ha insinuato l’effetto discriminatorio di un censimento così come voluto dal ministro, voglio sottolineare come sarebbe paradossale che chi arrivi nel nostro paese non sia sottoposto al benché minimo controllo mentre chi c’è nato non soltanto viene sistematicamente censito ma anche subordinato a vari chek up”.

“Il censimento è uno strumento antropologico – conclude Figuccia – utile a gestire le problematiche di chi amministra e Orlando forse dovrebbe dopo tanti anni saperlo”.