La seconda sezione del Tar della Sicilia, presieduta da Nicola Maisano, ha accolto il ricorso presentato dallo studio d’architettura francese Leclercq Associès, vincitore all’unanimità del bando di gara per la realizzazione del Centro Direzionale della Regione Siciliana, previsto a Palermo in via Ugo La Malfa.

Annullata l’esclusione decisa dalla Regione

Il Tribunale amministrativo regionale ha annullato il provvedimento di esclusione del vincitore per violazione e falsa applicazione, in quanto sono stati introdotti nuovi elementi di verifica, differenti rispetto a quelli stabiliti dal bando di gara.

“Nessun rapporto continuativo tra presidente di gara e vincitori”

Secondo i giudici amministrativi, la disciplina pubblicata correttamente dalla Regione Siciliana non legittimava il Rup ad escludere il vincitore del concorso così come, subito dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria in cui Leclercq Associés si è collocato al primo posto, a procedere nella richiesta di nuove produzioni documentali e dichiarazioni.

Il Tar Sicilia rileva inoltre che i provvedimenti impugnati “non delineano in alcun modo la sussistenza di un rapporto di collaborazione stabile e abituale tra il presidente della Commissione aggiudicatrice e l’architetto Leclercq, alla luce dell’esiguità degli episodi di cooperazione indicati, solo tre, e della distanza temporale che li separa, superiore al quinquennio”.

La gara delle polemiche

Dopo le inchieste della stampa locale e i servizi di Striscia La Notizia, la gara fu bloccata dalla Regione in attesa di pareri dell’Avvocatura e verifiche sui vincitori. Si contestavano infatti presunti legami tra i primi classificati francesi (Leclercq Associes) col presidente della commissione di gara Marc Mimram. Poi furono scoperti presunti legami tra il francese e il 2° (Rudy Ricciotti) e il 4° (Xaveer De Geyter Architects) classificati. Così al momento, risulterebbero nuovi vincitori gli studi di architettura inizialmente arrivati al 3° posto: il gruppo guidato da Transit srl.

Il celebre architetto e urbanista francese François Leclercq, come mostrato anche nei servizi di Striscia la Notizia, avrebbe avuto un precedente rapporto di lavoro col presidente della commissione di gara, l’ingegnere parigino Marc Mimram. Da qui l’esclusione ad agosto. Ma lo studio Leclercq Associés non si è dato per vinto e ha presentato le richiesta di sospendere la gara per tornare in partita, rivolgendosi al TAR, che ora gli ha dato ragione.

L’Anac: altre anomalie

Nel frattempo pochi mesi fa si era attivata pure la Procura della Repubblica di Palermo che avviò un’inchiesta e sentito per ore il RUP l’Ing. Antonio Leone, Ingegnere Capo dell’Ufficio Genio Civile di Enna. Sul tavolo della sua scrivania è arrivata a settembre una nuova delibera ANAC, l’Autorità Anticorruzione, che interviene a gamba tesa sulla gara, denunciando altre anomalie.

La Commissione di gara è stata nominata ben un mese e mezzo prima della data di scadenza del bando, violando le norme che invece prescrivono che la nomina dei commissari deve avvenire dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte, per garantire l’anonimato dei commissari. “La commissione è stata nominata prima, è vero. Ma questa – spiegava a BlogSicilia – è una prassi consolidata di tutti i concorsi di architettura/ingegneria a due fasi. Viene garantito l’anonimato dei concorrenti con plichi che vengono decriptati successivamente”.

I VIDEO

Ecco il progetto 3° classificato, gruppo Transit.

Questo, invece, il progetto di Tekne – Leclercq che si era classificato al 1° posto:

La conferenza stampa dell’epoca alla Regione:

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