Un vero e proprio cerchio magico costituito da incarichi fino a 70 mila euro a professionisti e non soltanto. Una società partecipata della Regione, la Sas,  Servizi Ausiliari Sicilia, usata come bacino elettorale o segreteria politica. Una serie di accuse, quelle rivolte a Mario Pantò, Presidente dal 2023 della Sas, società individuata anche per la stabilizzazione dei precari, ricostruite attraverso post, pubblicazioni su internet e lettere anonime.

L’ultima una una mail inviata alla posta elettronica del governatore Renato Schifani e dei suoi assessori, al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e a tutti i parlamentari regionali firmata da un gruppo, non meglio identificato, di lavoratori della società Servizi ausiliari Sicilia (Sas).

Le accuse

Secondo il fantomatico gruppo di dipendenti (nella società ce ne sono 2700) Pantò avrebbe conferito “incarichi ad amici, affini e soci in affari, a soggetti esposti politicamente al suo fianco”. Raccontano di “una società pubblica utilizzata come bacino elettorale, anzi come comitato elettorale, o peggio come società privata o gruppo personalistico. Alla mail vengono allegati documenti di conferimento delle consulenze, alcuni post Facebook e il curriculum vitae di Pantò. “Il presidente della Sas utilizza sempre strumenti dell’azienda per avere l’occasione di girare la provincia e la città o per ricevere in sede aziendale persone a lui vicine o in avvicinamento politico – si legge nella mail – Promuove candidati nelle varie elezioni in maniera pubblica, annuncia chiaramente di essere in campagna elettorale e fa anche pubblicamente campagna elettorale. Tutto questo facendo leva in maniera diretta o velata sul suo importante ruolo che dovrebbe essere a vantaggio della collettività e dell’azienda che amministra e non a vantaggio politico suo”. “Vogliamo evidenziarvi un problema che a nostro avviso è stato sottovalutato: ritenete che il presidente Mauro Pantò, farmacista, sia in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza necessari previsti dalla legge? Questa domanda la poniamo a voi in quanto più esperti ed in quanto controllanti e controllori delle società partecipate affinché si faccia chiarezza” conclude.

Pantò querela tutti

Ma il Presidente non ci  sta e annuncia esposti e querele “Ho il dovere e l’obbligo morale di difendere l’onore della società che rappresento e la professionalità di migliaia di dipendenti prima ancora della mia personale reputazione che non può essere messa in discussione da una mail anonima. Per questo motivo ho dato mandato ai miei legali di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. E nel contempo di coinvolgere la Polizia Postale per accertare l’identità di chi ha deciso di diffamare trincerandosi dietro l’anonimato”.

Danno fastidio risultati come la stabilizzazione dei Pip

Dopo aver annunciato il ricorso alla magistratura difende le proprie azioni “Ogni azione è stata compiuta nel pieno rispetto delle norme e secondo i princìpi della legalità. È evidente che a qualcuno hanno dato fastidio i risultati ottenuti in questi ultimi mesi, fra tutti la soluzione del ventennale problema del precariato del bacino ex Pip. Un risultato ascrivibile alla capacità di Sas e alla lungimiranza del governo Schifani che ha consentito di raggiungere questo obiettivo. E per questo oggi è ancora più avvilente doversi occupare di piccole beghe, di invidiosi di bassa lega e di anonimi che ci riportano alle pagine della peggiore cronaca della nostra terra”.