I servizi pubblici in Sicilia sono a rischio perché nelle pubbliche amministrazioni ci sono tanti pensionamenti e nessun turn over. A dirlo Gaetano Agliozzo, confermato segretario generale della funzione pubblica Cgil Sicilia. E’ stato riletto al termine della due giorni di congresso che è stato celebrato a Palermo. La sigla sindacale, nel corso dei lavori ha posto il tema del rischio di un “blocco dei servizi pubblici”. Fp Cgil ha illustrato l’esito di un report nazionale sul fabbisogno del personale nelle pubbliche amministrazioni. I numeri, consegnati dalla segretaria nazionale Barbara Francavilla, sono risultati piuttosto preoccupanti.

La proiezione al 2030

Non è da meno quello della Sicilia che, tenendo conto di una proiezione temporale riferita al 2030, presenta allarmanti criticità. Con un centinaio di pensionamenti nel mirino, si prevede una carenza complessiva di quasi 600 ispettori del lavoro. Per quanto riguarda i settori educativi, si registra una carenza di organico di 2.459 unità a cui si sommeranno 455 operatori che andranno in pensione nel giro di 7 anni. Nel campo sanitario, la medicina generale oggi segna un meno 641 posti a cui si aggiungerà un vuoto di 1.175 medici che lasceranno per raggiunti limiti di età. Infine gli infermieri, 4.518 andranno pensione mentre 11.340 sono gli attuali posti vacanti. “Senza un adeguato e tempestivo investimento – ha evidenziato Barbara Francavilla – si corre il serio rischio del blocco dei servizi pubblici”.

Le tappe dell’attività svolta

Nella sua relazione, Agliozzo ha ripercorso le tappe più significative dell’attività svolta, toccando i temi più sensibili riguardanti i comparti delle pubbliche amministrazioni. Rispetto ai risultati raggiunti, il segretario generale della Fp ha voluto porre l’attenzione in particolare “sul rinnovo di tutti i contratti del pubblico impiego, sul nuovo sistema di riclassificazione del personale e sulla costante azione portata avanti nel comparto sanitario che ha permesso di accendere costantemente i riflettori sulle criticità”.

Le prossime battaglie

Adesso sguardo puntato al futuro, alle prossime battaglie sindacali. “Ripartiremo con vigore, lavoreremo con determinazione – ha sottolineato Gaetano Agliozzo – affinchè si arrivi alla riforma del servizio sanitario regionale. Proponendo anche la medicina territoriale, alla stabilizzazione dei precari nei Comuni e al rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali. Oltre ad affrontare la vicenda relativa alla riforma delle Province regionali e a capire meglio come potere risolvere le questioni legate alle difficoltà dei Comuni siciliani, molti dei quali alle prese con il dissesto finanziario”.

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