Gli ispettori del lavoro corrotti pilotavano i sopralluoghi nelle aziende del Siracusano in cambio di favori e regalie. E’ il quadri che emerge dall’operazione scattata all’alba di oggi da parte della guardia di finanza. Cinque in tutto le misure cautelari.

Intercettazioni telefoniche e ambientali

La guardia di finanza di Siracusa, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza emessa dal Gip. Due gli arresti domiciliari e 3 interdizioni della durata di un anno. Nello specifico si tratta di un divieto di esercitare la professione di consulente del lavoro e due divieti di esercitare uffici direttivi presso persone giuridiche e imprese. Il provvedimento giunge al termine di complesse indagini di polizia giudiziaria. Sono state portate avanti anche con l’ausilio di attività tecniche, come intercettazioni telefoniche e ambientali. A venire alla luce fatti di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio da parte di dirigenti e funzionari dell’ispettorato del lavoro di Siracusa. Infedeltà ripagata con vari favori e che avrebbe condizionato la pianificazione e l’esito delle attività ispettive in favore di diversi soggetti economici.

L’assunzione di favore

Le indagini, condotte dalle fiamme gialle della compagnia di Noto, hanno svelato l’esistenza di un consolidato circuito corruttivo alimentato da solidi legami di amicizia che univano corrotti e corruttori. Esempio evidente il controllo in materia contributiva e previdenziale nei confronti di un istituto di vigilanza privata, inizialmente eseguito in forma congiunta a personale dell’Inps. I funzionari dell’ispettorato territoriale, su disposizione del loro direttore, omettevano di contestare i rilievi emersi. In cambio, secondo i finanzieri, ricevevano in cambio l’assunzione di una persona vicina al direttore dell’ispettorato. Operazione che avvenne da parte del rappresentante legale della società di vigilanza con la compiacenza del proprio consulente del lavoro.

L’Inps è andata a fondo

L’Inps ha invece proseguito l’attività ispettiva, approfondendo analiticamente il contesto di competenza ed elevando sanzioni pari a circa 80 mila euro. Ad essere state evidenziate violazioni di carattere amministrativo. Le investigazioni hanno consentito di ricostruire una fitta rete di contatti mirata a sfruttare l’influenza derivante dalla posizione dominante del direttore dell’ispettorato di Siracusa. La trama era sempre identica: favorire svariate situazioni inerenti ai suoi interessi personali o a quelli di persone a lui vicine. Il dirigente, infatti, abusando del proprio incarico e dei propri poteri, ha convocato più volte negli uffici dell’ispettorato un socio di una nota scuola di lingue estere. Questo per ottenere un trattamento di favore e un’assistenza dedicata in vista dell’iscrizione del figlio a un corso di inglese. Non avendo ricevuto un feedback positivo da parte dell’imprenditore, il direttore disponeva nei giorni successivi l’avvio di un accertamento ispettivo.

Assunzioni ai supermercati e l’acquisto degli occhiali

In un’altra occasione, ad essere convocati con urgenza alla direzione dell’ispettorato siracusano furono i titolari di un negozio di ottica. A loro veniva ventilata l’ipotesi di accertamenti sulla loro società con l’individuazione di sicure anomalie. Ovviamente sarebbero state scongiurate grazie all’intervento del direttore il quale, in cambio, otteneva la promessa di un trattamento di favore per l’acquisto di occhiali da vista. L’alto dirigente, inoltre, nel corso di alcuni incontri con i responsabili di numerosi supermercati della Sicilia Sud-Orientale prospettava alle controparti la pianificazione di controlli. Questo per condizionarne l’esito senza le sanzioni amministrative, ottenendo in cambio l’assunzione di persone da lui segnalate in diversi punti vendita.

I provvedimenti

A conclusione delle indagini il direttore dell’ispettorato e una persona di fiducia, che fungeva da intermediario con le aziende, hanno avuto i domiciliari. Due imprenditori operanti nel settore della vigilanza privata e il consulente del lavoro che hanno assicurato l’assunzione hanno avuto invece le interdizioni.

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