La Cgil Palermo partecipa, insieme a un cartello di una quindicina di associazioni promotrici, al presidio che si tiene ogni domenica dalle 11 alle 13 presso la Statua della Libertà a piazza Vittorio Veneto che congiunge via Libertà con viale Croce Rossa. Lo ha annunciato la stessa sigla sindacale.

Un momento di mobilitazione promosso dalle donne per gridare un forte no alla guerra e all’uso delle armi e in un luogo simbolico, il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, e rivendicare l’estraneità delle donne dai luoghi di potere dove si decidono i conflitti.

Pisa “Donne con giovani, anziani e bambini, hanno sempre pagato prezzo altissimo”

“Le donne, insieme ai giovani, ai bambini e agli anziani hanno sempre pagato un prezzo altissimo durante le guerre e per questo – spiega Enza Pisa, responsabile del coordinamento donne della Cgil Palermo – sentiamo il bisogno di rivendicare in modo permanente il diritto alla pace e di esprimere il nostro ripudio della guerra con gli strumenti di visibilità che riteniamo più utili, come sit-in, momenti di lettura e di analisi, riflessione, poesie, condivisione e impegno”.

E continua: “Saremo insieme in tante e in tanti, per chiedere il cessate in fuoco in Ucraina e l’avvio dei negoziati di pace. Ma siamo in presidio permanente anche per chiedere di non calpestare i nostri valori e perché si capisca l’importanza di insegnare alle nuove generazioni l’educazione alla pace. Per questo durante i sit-in della domenica è previsto il coinvolgimento di scuole, movimenti giovanili e collettivi studenteschi, per un passaggio di consegne e di memorie di ciò che la guerra rappresenta e per discutere di quello che sta accadendo oggi nel mondo. Siamo qui per chiedere”.

Chi parteciperà

L’elenco delle associazioni promotrici: Udi Palermo, Le Rose Bianche, Coordinamento donne Cgil Palermo, Coordinamento donne Anpi, Associazione donne islamiche Fatima, Emily, Donne Caffé Filosofico Bonetti, Fidapa sez. Palermo Felicissima, sez. Mondello, Lab.Zen2, Il femminile è politico, #governodilei, Donne no muos no war, Cif.