I familiari del giovane studente di 17 anni, morto ieri dopo essere caduto nel vuoto dalla ex clinica “Le Magnolie, chiedono di conoscere la verità sulle cause della morte.

Smentiscono l’esistenza di una lettera di addio, come scrive il Fatto Bagherese, che sarebbe stata scritta dal ragazzo ai familiari. Lo dice zio del ragazzo, che frequentava l’Istituto Sturzo.

Ieri era stata diffusa la notizia di un biglietto nel quale il ragazzo salutava la famiglia prima di compiere l’estremo gesto. Intanto i carabinieri proseguono nelle indagini.

Secondo i familiari il giovane era sereno e faceva progetti per il suo futuro. Appassionato di scacchi, amava soffermarsi spesso a Bagheria dopo la scuola da alcuni parenti.

Il giovane, orfano di padre dall’età di 8 anni, viveva con la madre e i due fratelli a Villabate. A scuola non aveva particolari difficoltà: aveva la media del 7 e non era in vista nessuna bocciatura, ci dicono i familiari.

Vogliono ripristinare un minimo di verità. “Troppe bugie – dicono – sono state scritte e dette su un ragazzo che era buono con tutti e non soffriva di nessuna paranoia, faceva progetti e sicuramente non mostrava segni che lasciassero presagire un suicidio. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine, affinché facciano chiarezza su quanto accaduto”.

Secondo quanto accertato dai carabinieri il ragazzo si sarebbe lanciato nel vuoto per paura di essere bocciato. Una versione su cui si sta ancora indagando.