Da ieri sera la discarica di Bellolampo, l’impianto dove vengono conferiti i rifiuti della città di Palermo è chiusa. La sesta vasca è piena e per continuare a portare la spazzatura serve una nuova autorizzazione.

Nelle ultime ore e negli ultimi giorni si è assistito ad un rimpallo di competenze tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della Regione e commissario per l’emergenza rifiuti Nello Musumeci. Il rischio che la città ripiombi in una nuova emergenza rifiuti è altissimo.

Bastano un paio di giorni di mancata raccolta perché le tonnellate di immondizia prodotte ogni giorno restino depositate lungo le strade nei pressi dei cassonetti e o nei marciapiedi in quelle zone dove si effettua la differenziata. Il presidente della Rap Giuseppe Norata spera che possa arrivare quanto prima un’autorizzazione. C’è un piano B: quello di portare i rifiuti nelle altre discariche della Regione.

Ma in questo caso i costi aumenterebbero e non di poco. I sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas sono molto preoccupati per l’emergenza ormai alle porte.

“Chiederemo un incontro al sindaco di Palermo – dicono i sindacati – Non vogliamo assistere da spettatori a quanto sta avvenendo. I lavoratori in questi mesi hanno dimostrato molto buon senso nonostante la situazione difficile di mezzi e di organico. Oltre alla condizione della discarica serve un nuovo piano industriale di rilancio della Rap, un incremento della differenziata, e una programmazione sull’impianto di Bellolampo. Un vero piano di programmazione che in questi anni non c’è stato per scongiurare nuovi emergenze che danneggiano i lavoratori e i cittadini”.

“Se la discarica di Bellolampo è satura e i comuni del Palermitano, dalle prossime ore non avranno più dove abbancare la spazzatura la responsabilità va attribuita alla Regione, che è competente per tutti gli impianti presenti nell’Isola. Se così non fosse non avrebbe adottato, negli anni, ordinanze che autorizzavano decine di comuni della città metropolitana di Palermo a conferire tonnellate di immondizia a Bellolampo”. Lo dice il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino.

“Musumeci da otto mesi è anche commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. Appena due giorni fa – aggiunge Trizzino –ha dichiarato che non intende chiedere la proroga dei poteri speciali, lo attendiamo al varco. Vedremo se sarà capace di gestire il caos, che rischia di trasformare Palermo in una discarica a cielo aperto. Finora registriamo solo confusione, slogan e annunci, come l’invio all’estero della spazzatura prodotta in Sicilia”.

Intanto il presidente della Rap fa sapere che “i compattatori che servono la raccolta dei rifiuti in città stanno regolarmente conferendo nella discarica di Bellolampo.

Per la notte appena trascorsa, è stato dato mandato di effettuare il servizio regolarmente ed eventualmente lasciare carichi i compattatori.

L’auspicio  che oggi , come già sollecitato dal vice Sindaco Sergio Marino, venga emanata da parte del Presidente della Regione apposita ordinanza per evitare che si possa bloccare definitivamente il conferimento dei rifiuti indifferenziati  a Bellolampo con la ricaduta a cascata sul servizio di raccolta in tutta la città”. Ma la situazione appare difficile e non solo per Palermo visto che Bellolampo serve altri comuni ed è, comunque, la più grande discarica pubblica della Sicilia