l Sindaco Leoluca Orlando non ha emesso alcuna ordinanza riguardante la “proroga” di esercizio della VI vasca della discarica pubblica di Bellolampo e ciò anche in considerazione del fatto che vige in Sicilia attualmente uno stato di Commissariamento per l’emergenza rifiuti relativo all’impiantistica e che pertanto l’eventuale emissione di atti di questo tipo non è possibile da parte del Sindaco.
“Il Comune e la città di Palermo – afferma Orlando – hanno letteralmente subito per anni le Ordinanze emesse dalla struttura regionale che hanno permesso a decine di comuni di utilizzare la discarica di Bellolampo, accorciandone la vita. Adesso quella stessa struttura assume un atteggiamento dilatorio col rischio che si inneschino situazioni di crisi.
Continua quindi ciò che è avvenuto in questi anni con una evidente ed inaccettabile disattenzione nei confronti dell’unica azienda pubblica regionale dotata di propria discarica a norma, con annessi impianti TMB e trattamento della frazione umida. Tutto questo mentre la stessa struttura regionale continua a far finta di ignorare che fra tre giorni scadrà il termine di gestione delle vecchie vasche e del relativo percolato da parte della RAP, anche qui con la prospettiva di innescare situazioni di criticiatà ambientale”.
“Nei prossimi giorni – conclude il Sindaco – per monitorare la situazione e per dare una informazione costante ai cittadini organizzeremo a Bellolampo una conferenza stampa, in modo che tutti possano rendersi conto della situazione”.
“Ribadiamo con fermezza che va definito entro oggi l’iter che permetterà alla Rap di continuare a conferire i rifiuti presso la discarica di Bellolampo. Abbiamo già esortato 48 ore fa il comune e la Regione a trovare una soluzione ma continuiamo a registrare solo notizie negative”. Cosi i sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas.
“È infatti, ingiustificato il rimbalzo di competenze tra il Comune di Palermo e la Regione anche perché nel giro di pochi giorni potremmo assistere a una indecoroso emergenza igienico-sanitaria in tutto il territorio di Palermo, perché già da domani, per ovvi motivi i cassonetti saranno stracolmi e i compattatori rimarranno carichi all’interno degli autoparchi della Rap senza avere la possibilità di essere svuotati”.
“Esortiamo ancora una volta il Comune e la Regione a sedersi attorno a un tavolo di lavoro per trovare una soluzione immediata al problema, evitando il solito rimpallo di responsabilità, ricordando che di mezzo ci sono i cittadini palermitani, il decoro della città di Palermo, la tutela dell’ambiente e i lavoratori dalla Rap. Chiediamo quindi una soluzione immediata alla problematica per permettere l’ampliamento della VI vasca e la realizzazione della VII vasca. Non rimarremo impotenti – concludono i sindacati di Rap – davanti a questa vicenda e non permetteremo la migrazione dei compattatori dell’azienda di piazzetta Cairoli in giro per tutta la regione, come non permetteremo che a beneficiare della situazione sia qualche ‘privato’ favorito’ dall’emergenza rifiuti. Se non ci saranno presto risposte idonee e concrete soluzioni al problema, con immediatezza, metteremo in campo tutte le soluzioni a nostra disposizione a tutela dell’azienda e dei lavoratori Rap”.
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