“La proposta del governo italiano di impedire l’attracco al porto di imbarcazioni che salvano le vite umane è un atto di inciviltà e di barbarie, incompatibile con cultura giuridica e la storia del nostro Paese.”
Lo afferma Giusto Catania, consigliere comunale di Palermo, eletto con la lista di Sinistra Comune.

“La chiusura dei porti italiani ai migranti sarebbe un vulnus alla nostra Costituzione e contribuirebbe ad alimentare una cultura xenofoba e razzista che rischia di diventare, sempre di più egemone, nella vita del nostro Paese.
A Palermo impediremo, in tutti i modi, che si attui un simile misfatto: siamo pronti a praticare qualsiasi atto di disobbedienza civile, attivando tutte le istituzioni e le realtà sociali che in questi anni hanno fatto diventare la nostra città “capitale della cultura dell’accoglienza”.

Lo abbiamo scritto nella “Carta di Palermo” e non abbiamo intenzione di rinunciare all’identità di una città che in questi anni ha accolto migliaia di migranti, vivi e morti.”

“Per questa ragione – conclude Catania – chiedo al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di manifestare al Presidente Gentiloni la netta contrarietà della città di Palermo alla proposta avanzata dal governo italiano che rischia, ulteriormente, di favorire il genocidio dei migranti nel Mediterraneo. La cultura dell’accoglienza è già scritta nel nome della nostra città, Palermo è la città “tutto porto”, proprio a segnare la visione di una comunità che non intende praticare alcuna forma di respingimento.”