I giudici del Tar di Palermo della terza sezione presieduti da Guglielmo Passarelli Di Napoli hanno sospeso la chiusura di 90 giorni di un albergo disposta dal Comune per non avere pagato la Tari. La società la Serenissima srl assistita dagli avvocati Giovanni Puntarello e Riccardo Costa ha chiesto la sospensione del provvedimento.
La vicenda scaturisce da un Regolamento finalizzato al contrasto dell’evasione dei tributi locali, adottato dal Comune di Palermo nel 2020 che impone alle attività non in regola con il pagamento dei tributi la sospensione dell’attività per un periodo di novanta giorni, o sino al giorno della regolarizzazione. La struttura ricettiva alberghiera, che opera da anni nel cuore del centro storico della città di Palermo, a maggio del 2023 riceveva la comunicazione da Comune di Palermo e l’avvio del procedimento per delle irregolarità tributarie relative ad anni pregressi. Il titolare della struttura presentava agli uffici istanza di rateizzazione al fine di regolarizzare la propria posizione, ed evitare in ogni modo gli effetti della sproporzionata e illegittima misura sanzionatoria.
In attesa della risposta l’albergatore aveva iniziato a pagare parte dei tributi. Il dirigente del Comune ha inviato la sospensione dell’attività. Un provvedimento ritenuto illegittimo e sproporzionato da parte del proprietario dell’hotel che hanno presentato ricorso al Tar, sollevando diversi profili di illegittimità tra i quali la lesione del diritto alla libera iniziativa economica tutelato all’articolo 41 della Costituzione Italiana, e l’ingente danno economico e di immagine causato alla struttura alberghiera, che a dovuto cancellare diverse prenotazioni. Il Tar ha sospeso il provvedimento del Comune ha imposto all’amministrazione di esaminare l’istanza di rateizzazione che era stata presentata dall’albergatore.
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