Gli abusi edilizi soprattutto nella zona di Ciaculli a Palermo venivano tollerati e mai sanzionati. E’ quanto avrebbe accertato l’indagine della procura che ha portato agli arresti domiciliari di funzionari e ispettori del distaccamento della forestale di Villagrazia a Palermo.

In passato era finito nell’inchiesta il distaccamento di Bagheria. Anche nei cantieri edili i forestali sarebbero entrati solo per prendere mazzette. Il sistema accertato dall’inchiesta coordinata dall’aggiunto Dino Petralia sarebbe stato ben collaudato.

Prima scattavano continui controlli nei cantieri abusivi. Un modo per riuscire ad entrare in contatto con i proprietari o con la ditta che realizzavano i lavori. Poi arrivava l’invito a presentarsi al distaccamento e qui scattava la richiesta di soldi per evitare il blocco dei lavori e le sanzioni.

Alcuni incontri avvenivano anche per strada o nei locali pubblici. Nel febbraio del 2014 gli investigatori hanno intercettato una comunicazione tra il capo del distaccamento di Villagrazia Antonio Polizzi e Antonino Chiazzese, dipendente della Rap e mediatore nella vendita di case e terreni soprattutto nella zona di Croce Verde Giardini.

Nel corso della conversazione Chiazzese diceva a Polizzi : “vedi che io la ciò messo una pratica ci penso io per farti un regalino”, “quel vestito che dovevo fare io hai capito?” … “come siamo rimasti”.

Polizzi, come accertato da altre intercettazione utilizzava la sua autorità di Comandante per evitare che i forestali facessero accertamenti su un immobile abusivo realizzato da Chiazzese. “Ciao Antonio (Polizzi) sono Nino vedi che ci sono gli amici tuoi la e sono andati a rompere la minchia quelli … Ci dici che non ci rompono la minchia e se ne vanno”. Non scattarono i controlli e il proprietario dell’immobile pagò mille euro.