Proseguono i sequestri degli esercizi commerciali abusivi nella zona del cimitero di Sant’Orsola a Palermo. Sia le costruzioni che le attività commerciali sono in gran parte abusive e come per la casa di Casteldaccia dove sono morte nove persone, c’è una sentenza di demolizioni emessa dal Tribunale di Palermo delle costruzioni emessa nel 2002. Una sentenza mai eseguita.
Gli agenti della polizia municipale hanno proseguito nei sequestri. I sigilli oltre alle rivendite di fuori sono scattati per un’officina meccanica, un carrozziere e un marmista.
I controlli del nucleo controllo attività produttive della polizia municipale di Palermo sono scattati dopo l’intimidazione che ha danneggiato un negozio di un fioraio in via Parlavecchio.
Sono già una ventina gli esercizi commerciali sequestrati e altrettante denunce per occupazione abusiva di suolo pubblico alla costruzione abusiva, al danneggiamento di beni architettonici e monumentali. Infatti la zona ricade sotto vincolo della Soprintendenza.
Dai sopralluoghi effettuati è emerso che i commercianti privi di qualsiasi autorizzazione alla vendita occupano marciapiedi e sede stradale in maniera abusiva.
“E’ stato accertato che molti dei magazzini che si trovano nella zona di via Parlavecchio dove si trovano non solo fiorai, ma anche artigiani, – spiegano gli investigatori – non hanno le autorizzazioni per mantenere aperti gli esercizi commerciali. Molte costruzioni sono abusive. Per questo proseguiremo nei controlli e nei sequestri”.
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