Finalmente è tornata l’estate e ci si può concedere un pomeriggio o una mattina al mare. Ma evidentemente non siamo gli unici a voler trascorrere qualche ora in spiaggia. Anche i suidi sono del nostro stesso avviso. Fino ad un mese fa si rifugiavano su Monte Pellegrino, ma adesso non più. Decidono di spostarsi in massa e “trascorrere” adesso l’estate al mare. O meglio per le strade e gli spazi delle borgate dell’Arenella e di Vergine Maria. Borgate per nulla nuove a questo fenomeno.

Già dal 2019 era stato lanciato un primo allarme sugli avvistamenti di cinghiali. Tuttavia oggi si fanno i conti con un numero maggiore di esemplari avvistati. Almeno una trentina. A tracciare queste nuove «rotte» è anche il direttore della riserva di Monte Pellegrino, Giovanni Provinzano.

Proprio all’interno dell’area protetta anni fa sono stati avvistati i primi cinghiali. Da allora è stato incessante il lavoro da parte dell’ente gestore della riserva. Sono state posizionate gabbie, foto-trappole; avviate diverse attività di foraggiamento e tracciamento.

Segnalazioni di cinghiali dalle falde

Da un mese circa la presenza all’interno della riserva si è fatta quasi nulla. Non sono stati rilevati movimenti né segnalazioni dalle foto trappole. Segnalazioni che invece sono arrivate dalle falde. E in un territorio che ricade al di fuori della stessa riserva naturale orientata di Monte Pellegrino.

Per le borgate dell’Arenella e di Vergine Maria, come detto, non è una presenza nuova. Già nel 2019 gli avvistamenti in via monsignore Francesco Riela erano frequenti. Durante questo inverno sono stati visti altri cinghiali. Esemplari che trovavano conforto anche nei rifiuti abbandonati lì in zona.

Arenella, Vergine Maria e Addaura

C’è chi ha ripreso la scena con il telefono, immortalando il passaggio degli animali e chi ha allertato le autorità. Avvistamenti sono stati fatti anche all’interno del cimitero dei Rotoli. Inizialmente erano stati individuati una decina dì esemplari che si muovevano costantemente in branco di notte, in cerca di cibo. Oggi i cinghiali sarebbero poco meno di una trentina.
A novembre dello scorso anno era emersa anche la necessità di predisporre un nuovo piano di cattura degli animali al di fuori dell’area della Riserva, e più precisamente in prossimità dei centri abitati dell’Arenella, di Vergine Maria e dell’Addaura dove si manifestano ripetuti avvistamenti.

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