Gli scatti di Robert Capa, soprattutto quelli che riprendono volti e scorci di guerra, sono diventati icone del fotogiornalismo. Un centinaio di quelle foto compongono ora la mostra “Robert Capa Retrospective” che sarà ospitata dall’Albergo delle Povere, a Palermo dal 25 aprile al 9 settembre. Fanno parte di un repertorio storico che copre un periodo tra il 1936 e il 1954, l’anno in cui il fotoreporter americano di origini ungheresi venne dilaniato in Indocina da una mina anti-uomo.

Alla base di una tecnica che è stata molto ammirata c’è una filosofia operativa che Capa declinava in questo modo: “Se la foto non è buona non sei abbastanza vicino”. L’applicazione di quel semplice teorema è stata alla base del successo professionale di Capa ma anche della sua fine atroce a soli 41 anni.

La rassegna di Palermo, curata da Denis Forti, presenta 107 foto in bianco e nero tra le più celebri firmate dal fotografo fondatore di Magnum Photos nel 1947 insieme con Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David “Chim” Seymour e William Vandivert. Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, le opere di Capa raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. Gli scatti ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo.

“Se la tendenza della guerra – osserva Richard Whelan, biografo e studioso di Capa – è quella di disumanizzare, la strategia di Capa fu quella di ri-personalizzare la guerra registrando singoli gesti ed espressioni del viso”. L’esposizione si articola in 12 sezioni: Copenhagen 1932, Francia 1936-1939, Spagna 1936-1939, Cina 1938, Gran Bretagna e Nord Africa 1941-43, Italia 1943-44, Francia 1944, Germania 1945, Europa orientale 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954. La mostra include una sezione dedicata ai Ritratti di amici e artisti: Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Huston, William Faulkner, Capa stesso insieme a John Steinbeck, e infine un ritratto del fotografo scattato da Ruth Orkin nel 1951. Una sezione è dedicata alle foto scattate da Capa in Sicilia dove era giunto nel luglio 1943 al seguito della Settima Armata del generale George D. Patton.