Il consiglio comunale di Gangi all’unanimità ha conferito ieri, durante la seduta straordinaria, la cittadinanza onoraria all’artista Alessandro Becchina, figlio del maestro Gianbecchina. La cerimonia si è svolta nella sala Polifunzionale del centro madonita, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, della presidente del consiglio comunale di Gangi, Concetta Quattrocchi, della presidente dell’Istituzione di Alta cultura Giambecchina di Gangi, Rosina Migliazzo, e della direttrice artistica dell’Istituzione, Rosa Di Stefano, dei consiglieri comunali, assessori e rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’esercito. Presenti i sindaci di Palermo, Roberto Lagalla, di Sambuca di Sicilia, Leonardo Ciaccio e di Gibellina, Salvatore Sutera.

 

La cittadinanza onoraria ad Aless, nome d’arte dell’architetto Alessandro Becchina, gli è stata conferita “per avere manifestato, nelle sue attività, un grandissimo impegno, amore e dedizione per il paese di Gangi”.
“Alessandro Becchìni – ha detto il sindaco Ferrarello – ha sempre manifestato affetto e devozione per Gangi. Il suo primo grande impegno è stato la realizzazione della Pinacoteca Gianbecchina, che ha curato personalmente. Il grande amore per Gangi – ha continuato il sindaco – lo ha portato a donare una scultura alla collettività, dimostrando, ancora una volta, il sentimento di amicizia che lo ha sempre legato a questo territorio”. L’artista ha poi partecipato al talk scritto e diretto da Rosa Di Stefano, con Tanino Bonifacio, storico dell’arte ed Enzo Randazzo, scrittore e storico.

Filo conduttore del talk è stata la luce. “La seducente luce di un Mediterraneo che fluttua fra realtà e sogno – dice Di Stefano – Si parte sempre dal dettaglio che anima il senso della vita. Questo dettaglio viene poi geometrizzato dalla mente, organizzato matematicamente sullo spazio reale che gli è destinato ed esplode, infine, in morbide astrazioni oniriche, in cui l’eternità trova la sua più compiuta realizzazione – continua il direttore artistico dell’Istituzione Gianbecchina – Mi abbandono così alle commoventi visioni di Alessandro Becchina, paesaggi della mente, che mi riportano indietro nel tempo, tra gli incanti policromi della mia infanzia, nella mia terra arsa dal sole, laddove si annida la mia verità intima, l’unica per me possibile, quella che non ha mai smesso di celebrare la vita”.

L’Istituzione Gianbecchina di Gangi è nata nel 1996. E’ operativa da maggio 2000, data di insediamento del consiglio di amministrazione e di inizio delle attività con l’allestimento della Pinacoteca Gianbecchina.
L’obiettivo è quello di promuovere e valorizzare ogni espressione d’arte ispirata dal pensiero estetico, dalla storia e dalla tradizione locale e creare una struttura stabile capace di contribuire, attraverso l’arte e la cultura, alla valorizzazione, promozione e sviluppo del territorio.

“La voglia di promuovere qualsiasi espressione artistica – dice Migliazzo – ha portato l’istituzione, assieme all’amministrazione comunale, ad accogliere la proposta di Alessandro Becchina ad organizzare una sua mostra personale. Opere meravigliose che coinvolgono tutti i sensi”. La mostra, curata dall’Istituzione Gianbecchina, è stata inaugurata a palazzo Bongiorno, in un percorso sensoriale dal titolo “Misteri surreali tra cielo e terra”. Nell’evento clou della serata, Aless ha poi dipinto su un abito bianco dello stilista palermitano Filippo Calì, indossato dalla musicista Floriana Franchina, primo flauto alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, che si è esibita durante la creazione dell’opera. L’abito farà parte delle opere che rimarranno in esposizione a palazzo Bongiorno.