La vittoria dei 5 stelle fa implodere i partiti tradizionali di destra e sinistra. C’è clima da resa dei conti nelle coalizioni.

A destra non perde l’occasione l’ex assessore Vincenzo Figuccia che attacca il suo nemico interno di sempre, Gianfranco Miccichè “Il centro destra in Sicilia prende una sonora batosta. Perdono Miccichè e Company – dice Figuccia –  Dovevano aspettarselo.  Occorre rinnovare per ripartire”.

“Lorsignori devono comprendere – continua Figuccia – che occorre cambiare l’approccio della politica nei confronti dei cittadini. La democrazia passa dalla centralità del popolo e non può essere sostituita dall’arroganza e dall’egoismo. La politica dei privilegi ha fallito. Dobbiamo ripartire dai temi della giustizia sociale e del contrasto alla povertà. Finito il tempo delle vacche grasse il popolo non è più disposto a tollerare le iniquità. Il centro destra in Italia perde a causa della debacle ottenuta in Sicilia, dove i candidati poco autorevoli calati dall’alto non piacciono alla gente. Adesso rinnovamento di idee progetti e nuova classe dirigente”.

Non si respira un clima migliore a sinistra dove a levarsi più di un sassolino dalla scarpa è l’ex Presidente della Regione Rosario Crocetta “E’ stata una rivolta contro l’arroganza di Renzi” dice Crocetta che si era fatto da parte a novembre per far spazio ad una candidatura diversa ma solo dietro la promessa di una candidatura nazionale che poi non è arrivata.

“Ha avuto il trattamento che merita – aggiunge Crocetta senza più remore – Adesso il Pd dichiari subito la disponibilità a supportare, anche dall’esterno, un governo a guida M5s”.

Per Crocetta, che posta su facebook il suo commento “Renzi ha avuto quello che merita, causando, in prima persona, una sconfitta che non riuscivano ad immaginare, poiche’ completamente distanti dalla società. Voleva i voti a favore di un partito di sinistra, attraverso politiche di destra, candidando uomini di destra, impresentabili e cortigiani. Un Renzi zitto e persino compiacente rispetto a propri candidati abili a prendere i voti con le ‘fritturine di pesce’. Un Renzi che non si è indignato neppure di fronte ad episodi di grave condizionamento del voto che hanno coinvolto alcun candidati Pd, nel corso di questa campa. Il voto ha sconfitto il Renzusconismo è ora che il Pd ne prenda atto”.