Palermo

Nuovo colpo della banda spacca vetrine a Palermo, furto in un negozio in corso Finocchiaro Aprile

Nuovo colpo della banda spacca vetrine a Palermo. Stavolta non hanno utilizzato l’auto come ariete ma uno scooter, poi hanno colpito la vetrina con un mazzuolo riuscendo a entrare dentro al negozio e a portare via una ventina di giubbotti per un valore complessivo di circa 4 mila euro.

Il colpo in corso Finocchiaro Aprile

Il furto è stato messo a segno la scorsa notte ai danni di Caccamo Store in corso Finocchiaro Aprile, a pochi passi dal tribunale.

Il commerciante, svegliato nella notte, ha raggiunto la sua attività trovando la vetrina in frantumi e una decina di giubbotti per terra e intrisi d’acqua per la pioggia. Dopo aver contattato il 112 sono intervenute sul posto le forze dell’ordine che hanno acquisito le immagini della videosorveglianza ed eseguito i rilievi, anche con il supporto della Scientifica, per individuare eventuali impronte digitali o altre tracce biologiche. Uno dei tre ladri immortalati nel video avrebbe utilizzato il mazzuolo senza guanti.

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Mancano i controlli notturni

Per il commerciante servirebbe un maggiore controllo del territorio soprattutto di notte. Gli investigatori hanno avviato le indagini partendo dai video, alcuni dei quali sarebbero stati anche girati da qualche passante con lo smartphone, e dalla targa dello scooter utilizzato per sfondare il vetro che però, dopo accertamenti, sarebbe risultato rubato.

I precedenti colpi analoghi

Pochi giorni fa un’altra banda ha colpito da Optissimo, un’ottica di corso Calatafimi, con le stesse modalità. I ladri infatti avrebbero utilizzato un’auto per sfondare la vetrina del negozio, entrare e rubare tutti gli occhiali esposti in uno stand.

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Dopo l’irruzione, però, è entrato in funzione l’allarme nebbiogeno e così i locali sono stati invasi dal fumo che ha costretto gli autori del furto a scappare prima ancora di potere portare a termine il loro piano

Questa volta, invece, il colpo, non lontano dal palazzo di giustizia, è riuscito.

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