E’ il frutto di una serie di servizi straordinari di controllo del territorio concentrati nello storico quartiere di Ballarò, disposti dal Comando Provinciale di Palermo che hanno visto impegnati vari reparti dell’Arma dei Carabinieri durante lo scorso fine settimana.

I Carabinieri supportati da militari dell’Arma territoriale, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni Sanità e del XII Battaglione Sicilia hanno effettuato una serie di ispezioni in numerosi esercizi commerciali che sorgono tra i banchi del mercato ospitati nel dedalo di strade di Ballarò. Il risultato è stato la denuncia in stato di libertà dei titolari di quattro noti esercizi commerciali.

Nel dettaglio: la pescheria di P.s., palermitano, 36 anni, è risultata carente dal punto di vista igienico – sanitario, e con il contestuale sequestro di 147 kg di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e con la contestazione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di 1.000 €; nella pescheria di L.B.f., palermitano, 55 anni, sono stati sequestrati 274 kg di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, nonchè alimenti privi di etichettatura attestante la tracciabilità, contestualmente sono state elevate sanzioni amministrative per un valore complessivo di 1.500 €; M.r., palermitana di 23 anni, titolare di un pub – drinkeria, è risultata avere assunto tre lavoratori irregolari ed aver ampliato l’area per la somministrazione degli alimenti e bevande senza la prescritta autorizzazione ed ancora non avere attuato le procedure di autocontrollo (H.A.C.C.P.).
Pertanto, sono state elevate sanzioni amministrative per un valore complessivo di 11.000 €. A seguito del controllo del centro estetico di M.s., palermitana, 23 anni, sono state riscontrare carenze all’impianto elettrico istallato all’interno del locale, con la contestazione di sanzioni amministrative per 12.000 €.

Nel corso della medesima operazione sono stati effettuati diversi controlli finalizzati alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, sabato scorso, alle prime ore del mattino, i Carabinieri hanno arrestato per il reato di detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente, Umberto Catanzaro, palermitano, 50 anni ed i figli, Vincenzo, 25 anni e Antonino, 23 anni, tutti residenti nella medesima abitazione.

I militari, nel corso di un controllo a Antonino Catanzaro, sottoposto agli arresti domiciliari, lo hanno sorpreso nelle adiacenze della propria abitazione e pertanto gli hanno contestato il reato di evasione e successivamente hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione, rinvenendo 20 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi.
Ed ancora, all’interno di una stanza chiusa a chiave, verosimilmente un bagno di servizio, hanno scoperto una serra dove i Carabinieri hanno rinvenuto due piante di canapa indiana alte 60 centimetri.

La serra era dotata di un sistema di areazione e illuminazione perfettamente funzionante e completo di tutto: lampade alogene, stufa ventilata, trasformatore di potenza, misuratore di temperatura ed umidità ed un ventilatore a colonna.
Durante le operazioni, a seguito della richiesta di aprire la porta chiusa a chiave, dove era stata istallata la serra, Umberto Catanzaro andava in escandescenza, strattonando con violenza i militari che, immediatamente lo immobilizzavano. Dovrà quindi rispondere anche di resistenza a Pubblico Ufficiale.

Gli arrestati sono stati portati presso la casa circondariale “Pagliarelli” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sempre sabato scorso, intorno alle 18.00, i Carabinieri avendo notato uno strano viavai di giovani da un edificio di via Albergheria, hanno deciso di effettuare un controllo.

Giunti all’interno dell’androne, hanno notato due giovani che, accortisi della presenza dei militari, si sono dati alla fuga per le scale raggiungendo il terzo ed ultimo piano dove sono stati fermati ed identificati in Fabrizio Alfano, palermitano, 30 anni, in atto sottoposto agli arresti domiciliari ed un giovane di 35 anni.

La perquisizione domiciliare a casa di Alfano ha permesso di rinvenire e sequestrare un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi.

Alfano arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato portato nella mattinata odierna presso il Tribunale di Palermo e sottoposto al giudizio con il rito direttissimo.

Sabato sera, intorno alle 19.00, altri militari impegnati in un servizio antidroga, hanno notato un ragazzo fermo in strada con fare guardingo.

Avendo il sospetto che stesse spacciando, hanno deciso di fermarsi ed attendere. Dopo pochi minuti è giunta la conferma, il ragazzo successivamente identificato in Ivan Prestigiacomo, palermitano, 23 anni, raggiunto da un gruppo di coetanei, prima controllava come per accertarsi che non ci fosse nessun pericolo per poi estrarre da un sacchetto di plastica trasparente, che teneva in mano, un involucro di più piccole dimensioni che consegnava all’acquirente.

Assistito allo scambio, i militari decidevano di intervenire cercando di bloccare i due, riuscendo a fermare solo Prestigiacomo che veniva trovato in possesso di una busta di cellophane contenente 24 stecchette di hashish e 13 involucri di marijuana e della somma di 20 € provento dell’attività di spaccio, mentre l’acquirente riusciva a fare perdere le proprie tracce fuggendo a piedi per le vie limitrofe.

Accompagnato in caserma su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, Ivan Prestigiacomo è stato dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e portato al carcere “Pagliarelli”.

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