Non saremo solo una fabbrica di multe, ci saranno più controlli in periferia e una richiesta di maggiore collaborazione dei cittadini, si basa su questi punti fissi  la strategia del nuovo comandante dei vigili urbani di Palermo, Angelo Colucciello.  Da poche settimane alla guida del corpo di polizia municipale il Colonnello dei Carabinieri Angelo Colucciello ha 54 anni, è di origine campane ed ha all’attivo tanti anni in servizio a Palermo nell’Arma, con una parentesi anche alla DIA.

Colucciello, che guiderà i vigili di Palermo per i prossimi tre anni, è stato nominato dal sindaco di Palermo Lagalla che ha individuato il suo profilo professionale tra i 29 candidati che avevano presentato la domanda per quell’incarico.

“Non saremo fabbrica di multe”

“Non è possibile che i compiti della Polizia Municipale debbano essere quelli di produrre un tot di multe ogni mese, l’optimum sarebbe che i vigili multe non ne facessero”, questa  la linea guida del nuovo comandante. Una strategia che si basa su una richiesta di maggiore collaborazione con i cittadini, a cui viene chiesto un un cambio di mentalità.

“Quando vedi, in alcune parti della città un tale malcostume, per cui c’è il disprezzo totale delle più banali norme di comportamento, la prima volta lo chiedi, la seconda volta lo dici, la terza volta intervieni”, dice il neo Comandante.

Adesso controlli in periferia

Si apre, dunque, una nuova stagione di controllo del territorio. “In questo periodo – spiega il Comandante – gli sforzi sono stati concentrati nel centro della città, per fare fronte al grande afflusso di palermitani e turisti nei giorni delle festività natalizie, ma da adesso in poi il controllo verrà abbondantemente esteso alla borgate e alle periferie della città, che hanno pari dignità rispetto al centro”.

Carenza di personale è la nota dolente

Per fare fronte alle tante emergenze della città, Colucciello dovrà affrontare la più grande tra le criticità del corpo di polizia cittadino, la carenza di personale: “ai Vigili urbani oggi mancano ottocento uomini, questa situazione è il frutto di questioni che sono datate nel tempo ed è persino inutile rivangare. Ma la situazione è questa e faremo il fuoco con la legna che abbiamo. Nel mio precedente mestiere mi hanno insegnato a fare così, e spero di riuscirci anche in questo incarico”.
Intanto, le prime trenta nuova unità saranno presto in servizio, e dopo un breve periodo di affiancamento saranno operative. Per colmare la lacuna del personale, però, non basteranno le risorse comunali. E già si immaginano percorsi di collaborazione con le istituzioni nazionali per fare fronte alla “debolezza” d’organico del corpo di polizia palermitano.

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