Il Coordinamento antiviolenza 21luglio si costituisce a Palermo nel Luglio del 2012, quando Maria Anastasi, incinta al nono mese, viene massacrata dal marito a Trapani e organizza subito una grande manifestazione a cui aderiscono gruppi ed associazioni, oltre che singoli cittadini e cittadine.
L’obiettivo è provare a coordinare e fare interagire tutte le realtà che in città fino ad allora avevano lavorato per contrastare la violenza di genere.

Il Coordinamento, mediando tra le realtà cittadine e le istituzioni, mette così a punto un piano di azione operativo che investe ogni ambito – da quello giuridico a quello sociale e culturale. È infatti fondamentale arrivare “prima” che la violenza colpisca una donna.

All’interno del Coordinamento si sono ritrovate donne diverse, per età o esperienza personale e politica, associazioni e singole donne, tutte impegnate ad affermare la libertà e l’autodeterminazione delle donne, a valorizzare la differenza di genere, a combattere e prevenire la violenza sulle donne, utilizzando soprattutto la leva del cambiamento culturale e simbolico.
Sono stati portati avanti progetti di formazione e informazione nelle scuole, interagendo con le istituzioni e mettendo in atto strategie mirate a scardinare patriarcato e maschilismo di cui ancora tanto sono impregnate le relazioni sociali e familiari.

Le donne del Coordinamento hanno avviato un percorso partecipato, fatto di incontri e giornate “seminariali” mensili su temi specifici, che ha dato loro la possibilità di ri-conoscersi reciprocamente, di costruire rapporti di fiducia e affidamento e di costruire progetti.
La base è l’idea di una pratica politica “altra”, fondata sul partire da sé, in cui la forza della relazione consente la realizzazione di svariate iniziative e una visibilità in città sempre più riconosciuta.

Il riconoscimento di un debito verso le donne che hanno fatto la storia del femminismo in città, ha portato le donne del Coordinamento a riprendere il progetto di una “Casa delle donne”, pensato circa 15 anni fa. È stato mantenuto il nome di “Casa Mediterranea delle Donne” e il 26 luglio 2013 il Coordinamento ha fatto formale richiesta al Comune. Oggi, finalmente, la casa c’è : è stata inaugurata il 6 aprile del 2017.

La Casa che intende essere “crocevia di esperienze e culture diverse”, è stata concepita sul valore di un’idea di Mediterraneità, come medium, scambio, incontro e rispetto tra culture diverse, perchè i principi della non violenza, della solidarietà, dell’accoglienza e la valorizzazione della differenza si affermino e diventino pratica di vita quotidiana.