Per le soluzioni delle crisi d’impresa al tempo del Covid, Unioncamere Sicilia organizza mercoledì prossimo, 10 novembre, alle 16, nella sede di via E.Amari 11 (11° piano), un incontro sul decreto legge 118/2021 “una nuova ed imperdibile opportunità per il risanamento aziendale delle imprese commerciali e agricole all’indomani della pandemia” attraverso la procedura della “composizione negoziata per la soluzione delle crisi d’impresa”.
Tale procedura entrerà in vigore dal prossimo 15 novembre ed offrirà la possibilità all’imprenditore, che si trova in una situazione di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, di continuare a lavorare raggiungendo un accordo con i creditori.
I presenti
Saranno presenti Girolamo Turano, assessore regionale alle Attività produttive, Alberto Marino, coordinatore della Commissione paritetica permanente per il coordinamento delle iniziative di contrasto alla crisi d’impresa, l’avvocato Nicola Piazza, il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano, Silvia Giacomelli della Banca d’Italia e Santa Vaccaro, segretario generale Unioncamere Sicilia. Previsti gli interventi degli imprenditori Tommaso Dragotto e Nino Salerno.
Grazie alla “composizione negoziata”, gli imprenditori potranno richiedere al segretario generale della Camera di commercio, nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa, la nomina di un esperto indipendente, il cui compito è quello di agevolare le trattative con i creditori e gli eventuali altri soggetti interessati, al fine di individuare una soluzione per il superamento dello stato di crisi anche attraverso il ricorso al trasferimento dell’azienda o di rami di essa.
Strumento normativo approvato il 20 ottobre
Parte anche a Palermo l’opportunità per le imprese siciliane di sfruttare questo nuovo strumento normativo approvato lo scorso 20 ottobre e grazie anche all’intesa tra Camera di Commercio Palermo Enna, l’ordine dei dottori commercialisti e quello degli avvocati.
Albanese “Procedura permette accordo imprenditore-creditori”
“E’ la procedura prevista dal decreto legge 118 del 2021, che entrerà in vigore dal prossimo 15 novembre e che offre la possibilità all’imprenditore di continuare a lavorare raggiungendo un accordo con i creditori – spiega Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo Enna – e in questo periodo di pandemia, che ricordo non è ancora cessato, con aziende in grossa difficoltà, questa opportunità consentirebbe una soluzione al superamento delle criticità economico-finanziarie grazie all’adozione di comportamenti assistiti da esperti che affiancheranno gli imprenditori nel momento di difficoltà. In sostanza, si può evitare il fallimento alle imprese che versano in difficoltà e ne gioverebbero sia i lavoratori che gli imprenditori le cui aziende vanno salvaguardate”, conclude Albanese.
Escheri “Metteremo in campo nostre competenze”
“Bisogna prevenire le crisi d’impresa attraverso l’utilizzo degli indici di allerta per trovare soluzioni che consentano il risanamento – dice Fabrizio Escheri, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di Palermo – metteremo in campo le competenze dei commercialisti palermitani per favorire soluzioni negoziate alla moltitudine di crisi che l’attuale momento economico, anche a causa della pandemia, sta generando”.
Armetta “Opportunità rilevante sulla quale investire immediatamente”
“Si tratta di un’opportunità rilevante sulla quale investire immediatamente – spiega Antonello Armetta, presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo – Le nuove procedure, infatti, oltre ad offrire alle imprese la possibilità di evitare, a determinate condizioni il fallimento (rectius liquidazione giudiziale) ed intraprendere la via del risanamento, prevedono la possibilità per l’imprenditore commerciale di chiedere alla competente Camera di Commercio la nomina di un esperto indipendente che sarà attinto da un elenco di soggetti che avranno acquisito adeguata formazione. Siamo in presenza, pertanto, di un nuovo e prezioso strumento per i professionisti che si occupano e che si occuperanno di crisi d’impresa”.
E continua: “In questo contesto, compito precipuo dell’Ordine degli avvocati – sottolinea Armetta – è quello di favorire l’implementazione, anche attraverso un significativo sforzo formativo, delle professionalità dei colleghi, ampliando le opportunità lavorative e contribuendo alla effettiva crescita della specializzazioni”.
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