La delibera appena giunta dalla Corte dei Conti è di quelle che lasciano poco spazio a vie di fuga o a manovre alternative a quelle che potrebbero portare il comune a dichiarare lo stato di dissesto finanziario.
I magistrati contabili confermano la presenza di innumerevoli criticità nel piano di riequilibrio pluriennale del comune di Monreale.

Nella dettagliata nota, vengono definiti “opachi” anche i precedenti cicli di verifica e, viene aggiunto, che le modalità interlocutorie dell’ente sono state poco improntate a chiarezza e linearità: “E’ stata quindi potenziata la fase istruttoria, attraverso l’utilizzo di tabelle pre compilate, che l’ente si è limitato a completare e/o a confermare. In alcuni casi vi è stata l’indicazione da parte dell’ente di dati palesemente errati e/o contraddittori che hanno impedito qualsivoglia loro utilizzo.

Acclarate anche gravi criticità che compromettono la veridicità dei bilanci di previsione 2014, 2015 e 2016, nonché delle risultanze del rendiconto 2015 e dello schema di rendiconto 2016”.

Per i magistrati contabili “le gravi criticità riscontrate, per la loro pregnanza, sono in grado di compromettere l’intera azione di riequilibrio, in quanto dissimulano il reale andamento gestionale rispetto agli obiettivi di risanamento prestabiliti attraverso l’occultamento di ulteriori e rilevantissime passività, che finiscono per aumentare considerevolmente il divario rispetto agli obiettivi di risanamento prefissati”.

Per l’organo di controllo appare in conclusione prioritario il ripristino della veridicità delle risultanze contabili, che l’amministrazione dovrà necessariamente garantire mediante la riapprovazione dei documenti contabili precedentemente specificati. Misure correttive da porre in essere prima di procedere all’approvazione definitiva del rendiconto 2016, “affetto da dinamiche vizianti”.

Risultano acclarati una serie di gravi disallineamenti rispetto agli obiettivi di ripiano delle passività, già segnalati nelle precedenti sezioni di monitoraggio. Tra essi emerge la mancata realizzazione del maggiore gettito IMU, che costituiva la principale leva strategica di risanamento (€ 3.000.000 annui aggiuntivi). L’ente, nel quadriennio 2013/2016, ha realizzato un minore introito per 6,9 milioni di euro.

In conclusione, la Corte dei Conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana, all’esito della verifica condotta sulla terza relazione semestrale del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Monreale, ha accertato il venir meno dei presupposti del riequilibrio finanziario pluriennale e il grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano. Tra questi emerge la non veridicità dei documenti contabili, con conseguente necessità del corretto ricalcolo del risultato di amministrazione 2015 e degli anni successivi.

Il Comune avrà adesso 30 giorni di tempo per impugnare l’ordinanza o presentare delle controdeduzioni. In base al TUEL, il mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano comporta l’assegnazione al Consiglio Comunale da parte del Prefetto di un termine non superiore a 20 giorni per la deliberazione dello stato di dissesto.

Quindi la delibera verrà trasmessa all’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione pubblica, che procederà al commissariamento del comune. La Prefettura potrà nominare una commissione straordinaria con il compito di stilare un “bilancio riequilibrato”, mentre il sindaco si occuperà della gestione ordinaria, sulla base dell’ultimo bilancio approvato.