Uffici sovraffollati ed altri invece dove nessuno vuole andare a lavorare. La gestione del personale del Comune di Palermo è tutta da rivedere, ed il sindaco Orlando lo sa bene. Ci sono persone che stanno in un posto diverso da quello per cui sono state assunte e il 30 giugno sono scadute le 127 posizioni organizzative e le 20 alte professionalità.

Ma c’è un’altra scadenza che incombe: il 30 agosto scadono infatti i contratti a termine di 14 dirigenti tecnici.
Ci sono poi da fare le promozioni e ridisegnare la complessa struttura della macchina organizzativa in modo che gli uffici funzionino nel migliore modo possibile.

La posizione organizzativa è un incarico all’interno dei servizi (solitamente per un anno) che prevede compiti di direzione di unità organizzative con un «elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa». Una promozione a tempo, insomma, di funzionari anche con un aumento della retribuzione fra 5 e 78 mila euro all’anno.

Mentre con le alte professionalità «si intende valorizzare specialisti portatori di competenze elevate e/o innovative oppure si intende riconoscere e motivare l’assunzione di particolari responsabilità nel campo della ricerca, dell’analisi e della valutazione propositiva di problematiche complesse nell’interesse dell’ente».

Figure quindi indispensabili, ma, come scrive il Giornale di Sicilia, al momento gli ex titolari di posizione rimangono ai loro posti ma non hanno potere di firma e sono decaduti dalle funzioni. Sarà forse giovedì la giornata in cui Leoluca Orlando, dopo avere ascoltato i suoi uomini più fidati deciderà come procedere. Potrebbe valutare l’ipotesi di una proroga dell’incarico o di un rinvio.

Capita anche che ci sia – e non si capisce il perché – un architetto al settore cittadinanza, un altro ai vigili urbani e molti tecnici in settori amministrativi quando invece dovrebbero di certo stare altrove o occuparsi, quanto meno, dei lavori pubblici. Ma ci sono soprattutto gli uffici che non hanno personale specializzato ed evadono dunque le pratiche che gli competono in tempi lunghissimi.

È atteso per la prossima settimana, un atto formale a firma di Leoluca Orlando con cui si chiede all’ufficio del Personale di rimettere in discussione tutti i trasferimenti del personale fin qui effettuati. Sarà rivoluzione che comporterà non poco malcontento ma certamente necessaria, per assicurare una razionalizzazione delle risorse.
Insomma, non ci saranno più impiegati che non hanno nulla da fare né altri troppo sommersi di lavoro.