La Corte d’Appello di Messina ha respinto l’appello proposto dalla consigliere comunale Donatella Sindoni dell’Udc avverso l’ordinanza del Tribunale di Messina del febbraio scorso con quale era stata accolta l’azione popolare promossa da alcuni cittadini messinesi per accertare l’ineleggibilità della stessa politica.
La controversia nasce dal fatto che l’interessata era, al momento delle elezioni amministrative del 2013, legale rappresentante di uno studio di analisi convenzionato con il servizio sanitario e, quindi, ineleggibile. La questione era da tempo a conoscenza del Comune e il Segretario comunale aveva chiesto un chiarimento alla Regione Siciliana che, con parere dell’Ufficio Legislativo e Legale, aveva concluso per l’ineleggibilità della Sindoni. Il Consiglio comunale, che in un primo momento non aveva assunto alcuna deliberazione al riguardo, l’1 agosto 2016, a seguito di ben due atti di diffida, aveva respinto la proposta di decadenza non approvando la relativa delibera. A seguito di ciò, alcuni cittadini avevano promosso l’azione elettorale accolta dal Tribunale. Tuttavia, il Consiglio comunale non ha voluto prendere atto di quanto statuito dal Tribunale e la Sindoni ha così potuto impugnare la decisione che è rimasta automaticamente sospesa fino ad oggi.
La Corte, inoltre oggi ha anche accolto l’appello incidentale proposto dai cittadini che avevano contestato la eleggibilità della Sindoni, ed ha modificato la decisione di primo grado disponendo direttamente la sostituzione in Consiglio comunale di questa con l’avvocato. Giuseppe Siracusano del Pd. I ricorrenti sono stati difesi dagli avvocati Antonio Saitta e Maurizio Parisi che nelle prossime ore notificheranno la sentenza al Consiglio comunale.
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