Un  “concorso di idee per la realizzazione della nuova brand identity, che consenta di identificare l’Ente, la sua attività e valorizzi l’identità aziendale. Lo ha lanciato il Consorzio di tutela Arancia rossa Igp della Sicilia.

A tutti i partecipanti si chiede di proporre una versione del logotipo che dovrà essere caratterizzato da originalità, immediatezza comunicativa, flessibilità di utilizzo e dovrà richiamare l’Arancia Rossa”.
Fin qui niente di strano se non fosse che il concorso viene indicato come ‘non professionale’ e dunque un concorso
di idee rivolto a chiunque. in palio c’è la cifra di ‘appena’ 600 euro.

Si tratterebbe solo di una delle contraddizioni presenti nel bando che vengono sottolineate in un articolo del Mattino di Sicilia a firma del pubblicitario impegnato in Sicilia Carlo Ramo dal titolo ‘Comunicazione, in Sicilia protagonista l’immaturità del committente‘.

Ramo sottolinea proprio l’immaturità del committente siciliano sviscerando cinque motivi (oltre la già segnalate incongruenza del bando). Fra l’altro vale la pena di segnalare una domanda che Ramo si pone retoricamente: “come può un professionista prestarsi a fronte di un corrispettivo economico tanto risibile?

Insomma ‘Siamo alle solite’ con la Sicilia che non considera la centralità della comunicazione nella giusta luce.

Leggi qui la replica del Consorzio