“Sulle concessioni demaniali la procura della Corte dei Conti aprirà un’inchiesta”. Lo ha detto il procuratore generale d’Appello Pino Zingale nel corso della requisitoria sul giudizio di parificazione del Bilancio della Regione Siciliana.
“La gestione – ha aggiunto Zingale – ancorché formalmente corretta sotto il profilo della rendicontazione, è ben lungi dal potersi considerare soddisfacente e lascia trasparire, ad avviso di questa Procura Generale, seri profili di illecito erariale per i quali sarà attivata la locale Procura Regionale per le valutazioni di sua competenza.
E’ stato confermato che dall’1 gennaio 2012, data di cessazione del rapporto convenzionale tra la Capitaneria di Porto e la Regione Siciliana per la gestione del demanio marittimo e di consegna dei relativi fascicoli, la Regione non aveva provveduto a censire le concessioni presenti su tutta la fascia costiera.
In conclusione l’attività di gestione si evidenzia come del tutto approssimativa, carente e priva di riferimenti oggettivi, risultando in larghissima parte ignoti alla Regione il numero delle concessioni ed i relativi titolari in essere nel 2016, con l’indicazione di elementi assolutamente approssimativi e privi di certezza giuridica se non con riferimento alla situazione (risalente) in essere al 31 dicembre 2011”.
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