Le maestre che picchiavano gli alunni in una scuola di Partinico sono state condannate dal gup Fabrizio Anfuso.
Il giudice, accogliendo le richieste del pm Ilaria De Somma, ha condannato a tre anni e mezzo Vita Fuoco, tre anni e quattro mesi per Francesca Orlando, tre anni e due mesi per Giuseppina Mattina.
Dall’indagine, condotta dal pm Ilaria De Somma, sono emerse minacce, parolacce, insulti, schiaffi e pizzichi.
Le ore di lezione per i bambini della seconda elementare di una scuola di Partinico sarebbero diventate un incubo.
Orlando e Fuoco nella scorsa udienza avevano risposto alle domande del pm e degli avvocati, cercando di difendersi dalle accuse. Entrambe hanno sminuito i loro comportamenti, ripresi dalle telecamere.
Secondo la versione delle due maestre, non si sarebbe trattato di violenze. La “pacca sul sedere” era per fare andare l’alunno al suo posto, nessuna tirata d’orecchie, né calci.
La versione della Procura è piuttosto diversa: le tre maestre, una delle quali di sostegno, ben lontane dallo svolgere il ruolo di educatrici, avrebbero terrorizzato la classe prendendo di mira alcuni alunni: uno disabile.
L’inchiesta è nata dalla denuncia dei genitori di una delle alunne che, turbati dai racconti della figlia, hanno deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle. La bambina, tornando da scuola, riferiva alla famiglia le scene violente a cui aveva assistito durante le lezioni.
Le tre insegnanti, una di italiano, una di scienze e una di sostegno, per mesi avrebbero umiliato, picchiato, offeso ragazzini. “Ti faccio piangere”, “nelle mani te li do”, urlavano alle loro vittime non sapendo di essere riprese dalle telecamere piazzate dalla Finanza dopo la denuncia dei due genitori. E le immagini riprese non fanno che confermare i racconti fatti dalla bimba ai genitori.
Tra i bersagli “preferiti” delle tre insegnanti ci sarebbe stato un bimbo disabile costretto sulla sedia a rotelle. Senza alcun motivo il ragazzino veniva preso a schiaffi, insultato. Le immagini registrate riprendono le maestre mentre lo pizzicano, gli strappano con violenza di mano il quaderno, lo tirano per il cappuccio mentre cerca di sedersi sulla sedia a rotelle.
Disposti risarcimenti alle parti civili rappresentate dagli avvocati Filippo Gallina, Lorena Tritico, Bernardo Daniele Petruso, Ugo Forello, Valerio D’Antoni.
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