Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato oggi un accordo di cooperazione giudiziaria con la collega della Libia, Halima Ibrahim Abdel Rahman Elbousify, a margine della Conferenza internazionale di Palermo sui 20 anni della Convenzione Onu per il contrasto al crimine organizzato.

Il patto con la Libia

Il Guardasigilli e la ministra libica hanno sottoscritto un trattato sul trasferimento delle persone condannate, al fine di promuovere la cooperazione tra i due Paesi. Il trattato riguarda le persone sottoposte a pene privative della libertà personale.

Dopo la firma dell’accordo, il Ministro Nordio ha ottenuto un colloquio aggiuntivo per richiamare l’attenzione della collega libica sul caso di una minore contesa, nata da madre italiana e padre libico, che la sta trattenendo nel suo Paese. Un caso già sollevato alla Libia da Palazzo Chigi e dalla Farnesina.

Il ministro Nordio ha consegnato e letto alla ministra Elbousify una lettera della madre della bimba, tradotta in arabo, e ha ottenuto dalla collega il suo personale impegno e ogni sforzo per risolvere la vicenda nel migliore dei modi.

Si tratta di un importante passo in avanti verso la soluzione, il più tempestiva possibile, di una dolorosa vicenda familiare, nell’interesse innanzitutto del minore conteso.

Algeria ed estradizione

Incontro bilaterale tra il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il suo omologo algerino, Abderrachid Tabi, a margine della Conferenza Internazionale di Palermo.

I due ministri hanno avuto – nel quadro delle ottime relazioni tra i due Paesi – uno scambio di note, ultimo passo prima dell’entrata in vigore del trattato di estradizione già firmato nel 2003.

L’accordo subordina la consegna della persona estradata alla condizione che non sia mai applicata al condannato la pena di morte, ove prevista dalla legislazione dello Stato di appartenenza, ovvero che la stessa, pur pronunciata, non sia eseguita.

La conferenza Onu a Palermo

Oltre trenta paesi presenti per confrontarsi sul futuro della lotta alla criminalità organizzata transnazionale e al traffico di esseri umani. Questi i principali temi affrontati dai delegati dell’ONU presenti oggi all’Aula Bunker di Palermo, per celebrare l’entrata in vigore della convenzione sottoscritta proprio nel capoluogo siciliano nel 2000 al Teatro Massimo. Un evento fortemente voluto dal Governo Italiano, rappresentato oggi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal sottosegretario degli Esteri Maria Tripodi.

Gli esponenti dell’esecutivo di Giorgia Meloni hanno parlato della seconda vita che dovrebbe avere la convenzione di Palermo nel prossimo futuro, auspicando una collaborazione internazionale dei governi delle due sponde del Mediterraneo. Una conferenza che ha richiesto un prezzo alto da pagare per la città sotto il profilo della viabilità. Già da ieri sera, ed anche nelle prime ore della mattinata, diverse zone del capoluogo siciliano sono bloccate a causa del traffico. Tante le multe elevate, così come le rimozioni di mezzi dai principali assi coinvolti dall’evento.

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