E’ scattata la confisca alla palestra Vivita che si trova a Palermo in viale Regione Siciliana. Il provvedimento è dell’agenzia nazionale per i beni confiscati che ha ordinato alla Associazione Agogò, lo sfratto della struttura.

Un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo, sezione Misure di Prevenzione, nel 2005 e confermato dalla Corte di Appello con decreto nel 2007. Una decisione contestata dai proprietari che si opporranno contro quello che definiscono un atto illegittimo. Contro questo provvedimento, infatti, la associazione sportiva dilettantistica Agogò, assistita dall’avvocato Vincenzo Cannizzaro aveva stata presentato un ricorso al Tar Lazio.

“L’unità immobiliare – spiega l’avvocato – che è stata oggetto di confisca definitiva è quella di 300 metri quadri della ex società Smia, di cui era amministratore unico era tale Gioacchino Dragna. Non certo tutti i 3 mila metri quadrati della palestra che non rientrano nel provvedimento di confisca come si legge nell’ordinanza del Tar”.

Proprio ieri invece si sono presentate le forze dell’ordine e senza preavviso hanno eseguito il provvedimento di sgombero emesso dell’agenzia nazionale per i beni confiscati con il quale è stata bloccata l’attività della palestra. “Ci opporremo in tutte le sedi – spiegano i proprietari – perché l’atto secondo noi è illegittimo e ha compromesso la nostra attività che da ieri è sospesa”.