I carabinieri del gruppo tutela lavoro di Palermo hanno scoperto nel corso di 16 ispezioni n altrettanti cantieri edili la presenza di 12 lavoratori in nero su 54 controllati.
Sono state accertate diverse violazioni sulla sicurezza come l’assenza del documento valutazione rischi o del piano operativo di sicurezza nei cantieri, mancata nomina del responsabile del servizio di protezione e prevenzione, mancata formazione e informazione dei lavoratori, mancata individuazione degli addetti alle emergenze antincendio e primo soccorso, omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori.
Sono stati adottati 9 provvedimenti di sospensione dei lavori per aver impiegato personale in nero superiore al 10% di quello presente sul posto di lavoro e sanzioni per oltre 53 mila euro e ammende per 68 mila euro.
Dall’attività ispettiva emerge che nello specifico settore, è ancora alta la percentuale dei lavoratori occupati “in nero” – circa 1/4 del personale identificato.
Ciò si traduce non solo in una evidente elusione della normativa di settore con particolare riferimento alle omissioni retributive, contributive e assicurative, ma significa anche che i lavoratori irregolari, non essendo stati – per forza di cose – sottoposti a sorveglianza sanitaria e formati in materia di sicurezza, risultano “fragili” e maggiormente esposti ai rischi della precipua attività svolta in cantiere.
L’edilizia, pertanto, rimane un settore particolarmente sensibile e ancora parzialmente privo di quella “cultura del lavoro sicuro” sul quale bisogna investire.






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