“Non voglio fare il coordinatore regionale a vita, ho 68 anni e mi sono anche rotto”. Gianfranco Miccichè si sfoga a Casa Minutella, parlando delle tensioni esplose all’interno di Forza Italia. “Cerco soltanto di guardare a questo partito – spiega – solo che ad oggi sono l’unica persona che non crea problemi, mi occupo sempre di tutto e di tutti”.
Il gioco delle correnti non appassiona l’attuale coordinatore regionale di FI. “Mi preoccupa molto che possa succedere quello che è successo altrove, dove la salvaguardia di una corrente di fatto annienta tutto il resto.”
Fermare il gioco al massacro contro il partito
Miccichè evoca anche forme di autolesionismo politico. “Non vorrei che ci fosse qualcuno in questo momento che stesse lavorando contro al partito. Come dire io, finché c’è Miccichè non voglio fare più niente allora è meglio che perdiamo. Questo è un pericolo enorme per il partito, sarebbe un danno colossale”.
Falcone, ottimo assessore. Ma si cresce soltanto lavorando assieme
Nelle ricostruzioni delle ultime settimane sui dissidi interni a Forza Italia, la pattuglia dei cosiddetti ortodossi sarebbe capeggiata dall’Assessore Marco Falcone. Dal coordinatore regionale, arriva un segnale di rappacificazione. “Non c’è dubbio che Marco Falcone è una persona brava, sicuramente uno degli assessori migliori che ha avuto questo governo. Comprendo la sua ambizione. Ne ha tutto il diritto. Ma io dire però io credo che la conquista di qualche cosa si ottiene intanto soltanto lavorando insieme”.
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