Alla scuola Perez Madre Teresa di Calcutta e all’istituto Ferrara di piazza Magione a Palermo tutto procede come sempre. Nessun allarmismo, nessuna paura per il coronavirus.
Dei dodici alunni cinesi alla Perez solo due mancano all’appello, ma perché l’assenza era programmata in vista del capodanno cinese.
“Dovrebbero tornare il 20 febbraio – dice la dirigente scolastica Laura Pollichino – Per il resto gli alunni sono presenti e non c’è stato alcun allarme. Solo in questi giorni sono arrivate le linee guida del ministero della Salute che indicano le precauzioni solite in caso di influenza. Nessuna emergenza. Devo dire che l’ultima influenza proprio di questi mesi è stata molto virulenta e ha fatto assentare decine di alunni e diversi insegnanti”.
L’insegnamento e le lezioni proseguono in modo regolare anche alla scuola Ferrara in piazza Magione. Qui gli alunni cinesi sono una trentina.
“Anche in questo caso sappiamo che due genitori sono partiti in Cina per il capodanno – dice la dirigente scolastica Lucia Sorce – Siamo certi che quando rientreranno saranno sottoposti a tutti i controlli come da protocollo, quindi non c’è da avere timore. Anche i compagni di scuola e i loro genitori non hanno mostrato particolare preoccupazione. Stiamo pubblicando sul sito della scuola le linee guida del ministero. La situazione è tenuta nella giusta attenzione, ma nessun allarme. Solo informazione. Per questo stiamo pensando di realizzare un breve video per cercare di contrastare la psicosi. Devo dire che sono più in preoccupati gli alunni in altre scuole dove non ci sono scolari cinesi che non qui alla Ferrara”.
Per anni la Ferrara è stata la scuola dove c’erano numerosi alunni cinesi visto che tanti negozi si trovavano proprio nella vicina via Lincoln o in via Maqueda.
“Adesso la comunità si è sparsa in tutta la città – aggiunge la dirigente Sorce – e negli ultimi tre anni abbiamo registrato un marcato calo della presenza di alunni asiatici. Molti si sono spostati anche in altre zone del capoluogo e della provincia ed evidentemente i genitori scelgono le scuole vicino al negozio e all’abitazione”.
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