Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze, Economiche e Statistiche – dSEAS dell’Università di Palermo ha messo a punto un modello statistico che permette di quantificare le variazioni del tasso di crescita delle curve dei contagiati dovuti all’epidemia di Coronavirus.

Con l’obiettivo di comunicare alla cittadinanza analisi e previsioni sull’evoluzione dell’epidemia COVID-19 il team ha realizzato un sito web in cui sono pubblicati stime e grafici, effettuati su base giornaliera a partire dal 24/02/2020, che saranno aggiornati quotidianamente.

“Il parere ed i saperi degli esperti costituiscono un elemento di fondamentale importanza, a maggiore ragione in un momento come questo – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari – Una grande istituzione come il nostro Ateneo, di cui sono orgoglioso, ha tra i suoi doveri il compito di informare in modo chiaro e preciso su quanto sta accadendo. Con il loro lavoro i ricercatori e gli studiosi di UniPa, che ringrazio sentitamente, mettono a disposizione di tutti conoscenze e competenze, confermando il nostro impegno nell’attività di disseminazione per affrontare le difficoltà di questi giorni con un’informazione puntuale, chiara e scientifica”.

“Come spiegato dagli esperti – commentano dal gruppo di ricerca – lo scopo primario delle misure di distanziamento sociale non è l’accelerazione dei tempi di raggiungimento del picco di contagi, bensì la riduzione del loro tasso di crescita. Il beneficio che deriva dalla dilatazione dei tempi permetterà alle strutture sanitarie la cura degli infetti senza saturare i posti disponibili per terapie intensive e semi-intensive. L’analisi è stata condotta utilizzando le serie giornaliere del numero complessivo dei contagiati e per la stima del modello si è fatto uso dei dati ufficiali forniti dalla Protezione Civile.

Lo studio analizza i risultati per la Sicilia, la Sardegna, per la macroregione Sud Italia e per l’intero territorio nazionale. I tassi di crescita decrescenti mostrati sono attribuibili al successo delle politiche di contenimento dell’epidemia. I risultati possono anche essere interpretati in termini di ‘tempi di raddoppio’, ovvero il numero medio di giorni impiegati per ottenere il doppio dei contagi. Quest’ultimo dato è di fondamentale importanza per la stima dei posti letto. Infatti più alto è il tempo di raddoppio e minore sarà la pressione a cui sono sottoposte le strutture sanitarie nella cura dei contagiati, riducendo così il rischio di saturazione delle corsie e delle unità di terapia intensiva.”

Il team di ricerca è costituito dai proff. Andrea Consiglio, Vito Muggeo, dai dott.ri Gianluca Sottile, Vincenzo Giuseppe Genova, Giorgio Bertolazzi del dSEAS di UniPa e dal prof Mariano Porcu dell’Università di Cagliari.

L’emergenza Corona Virus ci vede tutti in prima linea a combattere per il nostro futuro. Negli ospedali, nelle strade per garantire il rispetto delle restrizioni sanitarie, nelle istituzioni siamo tutti impegnati a dare il nostro contributo. Anche noi ricercatori siamo chiamati a mettere a disposizione della comunità le nostre conoscenze e competenze. Per questo motivo abbiamo pensato di allestire un sito web tramite cui comunicare alla cittadinanza le nostre analisi e previsioni sull’evoluzione dell’epidemia COVID-19.

L’obiettivo principale del nostro lavoro è verificare che le restrizioni sanitarie che stiamo subendo in questi giorni siano veramente efficaci, e quantificare gli effetti con dati e modelli statistici. Pensiamo che, da un punto di vista psicologico, queste informazioni siano utili a convivere meglio con le difficoltà che affrontiamo ogni giorno e ad attuarle con più convinzione. Restiamo a casa!

IL MODELLO
In questi giorni siamo spasmodicamente in attesa che sia annunciato il raggiungimento del “picco dei contagi”, il punto da cui l’epidemia dovrebbe attenuarsi con la riduzione degli infetti.

E’ importante precisare, però, che le attuali misure di mitigazione, tramite il distanziamento sociale, non hanno come obiettivo la riduzione dei tempi di raggiungimento del picco. Come spiegato dagli esperti, le suddette misure hanno lo scopo di ridurre il tasso di crescita dei contagi, in modo da permettere alle strutture sanitarie la cura degli infetti senza saturare i posti disponibili per terapie intensive e semi-intensive. Un obiettivo secondario-ma non meno importante-che si consegue con il rallentamento del tasso di crescita dell’infezione è “guadagnare tempo”. La dilatazione dei tempi di contagio permetterà di sperimentare un vaccino o una cura che permetta di ridurre le complicazioni polmonari. Inoltre, sebbene non vi siano conferme scientifiche a riguardo, l’arrivo dell’estate potrebbe bloccare la diffusione del virus.

Per “toccare con mano” gli effetti delle restrizioni sanitarie, abbiamo studiato e stimato un modello statistico che permette di quantificare le variazioni del tasso di crescita delle curve dei contagiati. Da un punto di vista tecnico, l’andamento esponenziale del numero dei contagiati, in funzione del tempo misurato in giorni, può essere rappresentato da una serie di curve unite da segmenti con inclinazioni diverse. Il metodo statistico utilizzato è noto con il nome di regressione segmentata (segmented regression)1, 2 .

I DATI
L’analisi è stata condotta utilizzando le serie giornaliere del numero complessivo dei contagiati. Sebbene tale numero sottostimi l’ammontare reale degli infetti, in quanto ottenuto dai cosiddetti “tamponi effettuati”, e quindi ignorando i soggetti asintomatici e chiunque non sia sottoposto a screening, la maggior parte degli epidemiologi concorda nel ritenere il dato da noi utilizzato come più affidabile. Esso, infatti, non è inficiato da valutazioni soggettive, come nel caso del numero dei decessi, la cui validità dipende dalla corretta attribuzione delle cause di morte (la cosiddetta questione “CON covid19” o “PER covid19”). Per la stima del modello si è fatto uso delle serie di dati ufficiali fornite dalla Protezione Civile.

I RISULTATI
Riportiamo di seguito i rimandi alle analisi condotte per la Sicilia, la Sardegna, per la macro regione Sud Italia e per l’intero territorio nazionale. Le stime e i grafici sono effettuati su base giornaliera e l’analisi è condotta a partire dal 24/02/2020.