Un segnale forte attraverso un impegno persone e ‘candidature di servizio’ da parte dei Parlamentari di Forza Italia nella corsa alla regione.
La richiesta pubblica di Schifani
A chiederlo è il senatore Renato Schifani. Lo ha fattoparlando dal palco della manifestazione di Forza Italia all’Hotel San Paolo di Palermo.”Ci attendono le elezioni regionali, faremo un grande risultato anche li. Ma -ha detto – io credo che noi parlamentari in carica dobbiamo fare molto e penso che un nostro impegno alle prossime regionali, un impegno più diretto e credo personale con una nostra candidatura di servizio e per portare voti possa essere un grande esempio di un partito che ci mette la faccia”.
La questione morale
In mattinata Schifani, sollecitato dia cronisti, aveva affrontato anche la questione morale posta dal centrosinistra “Sono le solite polemiche messe in giro da chi sa di perdere e non ha altro su cui confrontarsi. Ci si confronti sui programmi. Noi sulla legalità non abbiamo nulla da rimproverarci, anzi, abbiamo fatto molto più di quello che hanno fatto altri, e mi riferisco alla sinistra, quando erano al governo”.
Una questione, diversi interventi
“La buona amministrazione è la migliore risposta che Roberto Lagalla potrà dare alle polemiche pretestuose e inutili di questi giorni (la polemica su politica e condannati per mafia, ndr). Noi sappiamo da che parte stiamo e non accettiamo lezione di morale da nessuno” aveva detto, invece, Così Gabriella Giammanco, vicepresidente di Fi in Senato e portavoce azzurra in Sicilia.
“Mi sembra di rivedere un film già visto – ha aggiunto- la Sinistra non si vuole misurare sulle idee, sui programmi, non vuole entrare nel merito delle questioni e agita sempre la questione morale come arma di distrazione di massa. I moralisti della Sinistra sono un disco rotto. Noi risponderemo coi fatti alla loro sterile retorica”. “Le leggi dei governi Berlusconi per abbattere il cancro della mafia – ha sottolineato Giammanco – parlano chiaro, sono state le più severe che la storia della seconda Repubblica ricordi. Abbiamo reso stabile il regime del 41 bis per i mafiosi e i risultati delle nostre politiche di quegli anni, in termini di arresti di pericolosi latitanti e di diminuzione della criminalità organizzata, confermano il nostro impegno”.
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