La corsa a sindaco nel centrodestra è di nuovo in stallo e di nuovo le posizioni si sono allontanate tonando a mettere in campo i tre candidati della coalizione senza unità.
Il tentativo di ritrovare l’unità
La giornata di sabato 30 aprile è trascorsa alla ricerca dell’unità. Dopo gli appelli sia di Cascio che di Lagalla per evitare la spaccatura del centrodestra, uno spiraglio si era aperto. Gianfranco Miccichè aveva confermato un vertice per valutare di convergere su Roberto Lagalla congelando le scelte per la regione. Già questa pubblica convocazione aveva irritato la Lega che non era stata preventivamente avvertita. Ma fin qui piccole tensioni superabili in nome dell’unità.
L’imprudente messaggio di Lagalla
“Noi siamo disponibili a confrontarci per l’unità del centrodestra a Palermo, ma ci vuole educazione” aveva però detto in serata alla fine della riunione dei forzisti lo stesso Miccichè.
Sul tavolo degli imputati un messaggino, imprudente, di Roberto Lagalla. “Non ci è piaciuto il comunicato che Lagalla ha fatto ai suoi, volevano usare la nostra apertura contro di noi. Ora faremo noi le nostre proposte, vediamo che succede” tuona a tarda ora il leader di Forza Italia in Sicilia.
Il riferimento sarebbe a un messaggio che il prof. Lagalla ha girato ad alcuni dei suoi alleati (Udc, FdI e Iv) dove comunicava che aveva ricevuto una telefonata da Miccichè e scriveva in conclusione: “Il dado è tratto”.
Cascio smentisce in ogni caso un suo ritiro
Ma Francesco Cascio, dato verso il ritiro, in ogni caso aveva già pubblicamente negato questa ipotesi “Leggo ipotesi fantasiose di un ritiro della mia candidatura a sindaco di #Palermo. Domani ho in programma una serie di incontri dove sarò impegnato a spiegare la mia idea di città. Ringrazio ancora una volta la coalizione che continua a garantirmi il pieno appoggio. Se qualcuno confonde la mia disponibilità al confronto con il ritiro dalla campagna elettorale ha sbagliato strada”.
Non tutto è perduto
Da Fratelli d’Italia, però, l’eurodeputato Giuseppe Milazzo rilancia “Ritengo che ci debba essere piena convergenza con i valori che Fratelli d’Italia ha messo in campo e che hanno ispirato le scelte responsabili del gruppo dirigente che segue Giorgia Meloni. C’è, comunque, ancora spazio per riunificare il centrodestra per il bene di Palermo e delle prossime sfide che abbiamo dinanzi”.
“Serve il massimo impegno di tutti per unificare una coalizione indispensabile per assicurare quella stabilità che deve accompagnare la nuova Amministrazione comunale di Palermo – continua Milazzo”.
“Il generoso gesto di responsabilità di Carolina Varchi dei giorni scorsi, non può e non deve essere vanificato in alcun modo. Penso – conclude l’Europarlamentare palermitano – che ci siano ancora le condizioni per superare quelle incomprensioni che, purtroppo, fino ad oggi, hanno animato il dibattito nel centrodestra”.
Il centrosinistra attacca il ‘balletto’ del centrodestra
“Il tira e molla di queste ore tra le varie fazioni della destra palermitana è incredibile, sembra di assistere a una puntata di ‘scherzi a parte’” dicono dal comitato elettorale di Franco Miceli sindaco commenta le contrastanti notizie che vengono dai partiti che sostengono Roberto Lagalla e Francesco Cascio.
“È evidente – osservano – che stiamo assistendo in diretta ad una convulsa trattativa, anche se non è dato sapere su cosa. L’unica certezza è che non riguarda il benessere e il futuro della nostra città”.
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