Scunzamu“: questo è il motto scelto da Fabrizio Ferrandelli per il finale di campagna elettorale. Il candidato a sindaco dell’asse centrista ha presentato questa mattina a Palazzo delle Aquile le quindici azioni pensate per il futuro governo della città in caso della vittoria. Una location nella quale Ferrandelli ne ha approfittato per fare il punto della situazione in vista delle prossime amministrative.

Il programma di Fabrizio Ferrandelli

L’esponente di +Europa-Azione-Oso ha spiegato le sue priorità per il capoluogo siciliano. “Oggi ho presentato le quindici azioni che ho in testa per governare Palemro, una città bellissima, inginocchiata ma che deve tornare a muoversi sulle sue gambe. Sono le azioni sulla mobilità, sull’emergenza rifiuti e l’ambiente, sulla grande prospettiva che abbiamo sui giovani e sulla scuola. Noi stiamo sovvertendo tutti gli accordi che le forze politiche e i poteri forti hanno fatto sulle spalle dei cittadini palermitani“.

“Scunzamu”, il motto scelto per battere la concorrenza

Non mancano gli attacchi agli avversari politici, sui quali Ferrandelli sottolinea la differente strategia politica. “Noi dimostreremo come la sommatoria di tante debolezze non fa una forza, ma una grande debolezza. Quindi ‘scunzamu’ tutto quello che è stato deciso nelle stanze segrete. ‘Scunzamu’ i programmi di Roberto Lagalla, che ha fatto del motto “aggiungi un posto a tavola” un modo per mettere d’accordo le forze politiche. O la campagna elettorale di un evanescente Franco Miceli, che deve spiegare alla città perchè Palermo è ridotta così da chi lo sta sostenendo nelle proprie liste. ‘Scunzamu’ tutto, sovvertiamo la logica che è stata portata avanti dalle segreterie politiche. Porteremo a Palermo speranza e buon governo.

“Sondaggio di Pagnoncelli? Marchetta elettorale”

Una battuta è quella relativa al sondaggio recentemente prodotto da Nando Pagnoncelli, che ha attestato Franco Miceli al 37%. “E’ una marchetta elettorale. E’ chiaro che questi sono sondaggi che danno un’idea di voto sul fronte nazionale. Una cosa è avere una proiezione di voto sul nazionale, una cosa è rispettare le indicazioni di voto. I sondaggi si fanno per strada, in solitudine. Ciò mentre gli altri si perdono in camper. Non è che basta stare nei quartiere popolari di Palermo gli ultimi quindici giorni.

La questione voto disgiunto

Punto focale nel discorso di Fabrizio Ferrandelli è la strategia per il voto del prossimo 12 giugno. Momento nel quale l’esponente di +Europa trova un elemento chiave, il voto disgiunto. “Ricevo chiamate da altri schieramenti, con elettori che dicono che sostengono determinati candidati ma sostengono il nostro progetto: il voto disgiunto. Un voto intelligente, che consentirà di dare un futuro a Palermo”.