Preoccupazione sulle elezioni a sindaco di Palermo da parte dell’associazione elettori per la partecipazione democratica. Questa ritiene che si sia “scatenata una intensa gara tra le forze del centrosinistra al candidarsi a sindaco”.

Lo si legge in un messaggio pubblicato su Facebook. “L’associazione elettori per la partecipazione democratica aveva per tempo suggerito, a tutti gli attori in campo, che il metodo da usare per costruire programma e leadership era quello di scegliere contenuti e proporre soluzioni. Dopo un giro di incontri avevamo fatto una prima sintesi con l’assemblea dei Crociferi e pensavamo/speravamo che la discussione si fosse messa sui binari giusti. Purtroppo così non è a tal punto che si è scatenata una insensata gara tra le forze del centrosinistra a candidarsi a sindaco. Affermiamo con preoccupazione che questa scelta è insensata e distruttiva”.

“Con primarie sarebbe stato più semplice comprendere candidature”

Il lungo messaggio prosegue: “Ricordiamo a tutti che se si fosse scelto il metodo per selezionare i candidati sindaco, per esempio le primarie, si potrebbe comprendere e per certi aspetti favorire le candidature. Ma noi siamo in presenza di una situazione per cui non solo non si è scelto il metodo ma neanche il perimetro della coalizione. E per carità di patria sorvoliamo sull’idea di alcune forze di definire una coalizione solo sulla base del voto a una delibera. Non è tra i nostri compiti quello di definire chi si allea con chi ma una cosa teniamo a dirla. Ovviamente se ci si presenta per eleggere il sindaco e una maggioranza che lo sostiene l’ambizione è quella di prendere la maggioranza dei voti. Sembra una affermazione ovvia ma non lo è se si analizza lo storico delle elezioni amministrative. Vince il centrosinistra nella sua accezione più ampia solo se è in campo una coalizione molto più ampia del cosiddetto campo largo a cui ambisce Enrico Letta. Basta solo ricordarsi le elezioni del 2017 e la rielezione di Orlando per rendersi conto che la discussione sui perimetri è incomprensibile”.

“Si realizzi piano di risanamento”

L’associazione elettori per la partecipazione democratica prosegue: “L’ambizione dei cittadini è quella di avere una città ben amministrata e capace di offrire servizi nella declinazione più ampia. Bisogna fare in modo che si realizzi un piano di risanamento perché è la sola scelta che consente a tutti gli attori di intervenire per migliorarlo. Per questo serve un piano per rientrare più rapidamente possibile nelle disponibilità economiche necessarie ad assicurare servizi moderni e riduzione del carico fiscale. Un simile obiettivo richiede responsabile partecipazione e consenso da parte della popolazione. È questa la rotta che occorre non perdere di vista più che campi o perimetri politici che escludono e deresponsabilizzano. Una coalizione non si forma sulla base del voto a una delibera o ad una fotografia o ad un voto sul piano di rientro. Una coalizione va costruita attorno i valori dell’accoglienza, della solidarietà, della legalità, della competenza, dell’ambientalismo attraverso una visione di una amministrazione comunale capace di produrre lavoro per la crescita economica della città”.

“Città ha bisogno di un sindaco capace di far gioco di squadra”

La nota conclude: “Come ricordavamo all’inizio di questa nota avevano proposto alla riflessione di tutti due temi centrali per il futuro. Il primo è quello realizzare sul serio un decentramento di poteri, risorse economiche e personale dando vita alle Municipalità; il secondo è quello di eleggere il sindaco metropolitano unica scelta per offrire servizi che ormai da tempo non hanno la dimensione dei confini comunali. Lo ripetiamo con forza perché non leggiamo tra le diverse proposte la consapevolezza che questa sia la posta in gioco. Questa città, l’area metropolitana di cui fa parte, ha bisogno di un/una Sindaco capace di sviluppare un’azione di governo in cui a prevalere è il gioco di squadra. I talenti e le capacità sono benvenuti ma se hanno o acquisiscono la consapevolezza che solo una squadra con un gioco armonico è in grado di rispondere alla sfida che abbiamo davanti”.