La corsa a sindaco di Palermo trova i suoi candidati ormai quasi del tutto definiti ma non trova l’unità del centrodestra

Frattura insanabile

Si consuma nel giro di poche ore la frattura ormai insanabile nella coalizione. Una spaccatura che parte da Palermo ma avrà conseguenze alla Regione e probabilmente anche alle politiche del 2023.

Dopo il tentativo di far desistere Cascio e convergere tutti su Lagalla, tentato nella notte ma andato a vuoto, Fratelli d’Italia rompe gli indugi, ritira il proprio candidato e converge su Roberto Lagalla anche senza il placet di Forza Italia e Lega e senza attendere un vertice della coalizione a livello nazionale già saltato due volte e che si sarebbe potuto tenere nel fine settimana

Miccichè “Colpa di Fratelli d’Italia”

La frattura è ormai insanabile tanto che Gianfranco Miccichè interviene a Casa Minutella in diretta su BlogSicilia.it, per ribadire le responsabilità dal suo punto di vista “La divisione è una cattiva notizia, avrei voluto che si ritrovasse l’unità ma non è stato possibile. Quanto avvenuto ha una precisa responsabilità che è da attribuire a Fratelli d’Italia che ha voluto in maniera insistente legare le vicende di Palermo a quelle regionali. Noi, come noto, abbiamo problemi a riconfermare la candidatura di Musumeci alla Regione. Si sarebbe potuto separare le due cose e andare uniti alle amministrative. Palermo merita rispetto e non può essere una succursale della Regione siciliana”.

Un rischio per la coalizione

“Non c’è dubbio che la coalizione spaccata è un rischio di natura elettorale. Io sono convinto che vinceremo lo stesso ma avrei comunque preferito l’unità”.

Poi, rivolgendosi all’altro candidato della coalizione Roberto Lagalla “Dispiace che un palermitano tiri la volata alla Regione ad un catanese sponsorizzato da un altro nostro corregionale come La Russa che però catanese è”. Una contestazione, fra il serio ed il faceto, naturalmente respinta da Lagalla.

Cascio “resto in campo

“Finalmente è stata fatta chiarezza. Ringrazio ancora Forza Italia, Lega, Noi per l’Italia e Coraggio Italia per il sostegno alla mia candidatura. Continuo ad andare avanti in attesa di completare il quadro della nostra coalizione” si legge, intanto in un comunicato ufficiale diffuso dal candidato a sindaco di Palermo Francesco Cascio dopo aver appreso la notizia del sostegno di FdI a Lagalla.

“Mi dispiace – continua Cascio – che Fratelli di Italia si sia assunta la responsabilità di spaccare il centrodestra non ascoltando neanche la sensibilità di diversi esponenti del suo stesso partito e utilizzando la città di Palermo come merce di scambio per la presidenza della Regione”.

Il comunicato arriva in redazione proprio mentre Cascio è in diretta, accanto a Miccichè, collegato con Casa Minutella

Cascio rincara la dose in diretta

“Non c’è dubbio che almeno il primo turno delle amministrative di Palermo si trasformerà in una sorta di primarie all’interno del centrodestra. Sarà una campagna più articolata ma le nostre liste sono già al 40% dalle valutazioni che abbiamo fatto quindi riteniamo di poter vincere al primo turno. Senza la scelta di Fratelli d’Italia, che si assume la responsabilità di questo, avremmo avuto tranquillità di vincere con un candidato unico”

“Questa spaccatura mi amareggia e avrà certamente conseguenze a tutti i livelli. Sia dopo le amministrative alla Regione che probabilmente alle politiche del prossimo anno. Lascerà degli strascichi. Ma è così”.

Cascio incassa il sostegno autonomista

“Sappiamo che arriveranno altri a sostenere questa candidatura. Intanto c’è stata una scelta chiara da parte di Lombardo e Di Mauro che hanno espresso l’appoggio a questa candidatura” dice cascio. Di fatto con lui adesso ci sono Forza Italia, Prima l’Italia (lista civica della Lega), NcI di Saverio Romano, Coraggio Italia di Toti e adesso gli autonomisti di Lombardo ma non Totò Lentini, il candidato sindaco autonomista che non si ritira “Non ho sentito Lentini ma prendo atto di quanto vi ha detto”

“La campagna elettorale inizia adesso – conclude Cascio – fino ad ora sono stati preliminari, adesso si parte e si entra nel vivo”

La Lega non demorde

“Ho rinnovato l’invito a tutti a trovarci, io ci sono venerdì,sabato, domenica lunedì martedì, quando vogliono ci troviamo tutti” ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a Roma, parlando delle elezioni in Sicilia.

Anche i siciliani continuano a cercare una difficile pace “Palermo abbia la priorità nell’azione dei partiti e il centrodestra si sforzi per ritrovare l’unità anche a costo di far fare qualche passo di lato. Dobbiamo rivolgerci ai palermitani con un unico messaggio e un programma in grado di risollevare la città. Faccio appello a tutte le forze in campo affinché in queste ore si spendano per trovare l’accordo su un nome che possa al meglio rappresentare Palermo e guidarla da sindaco con il sostegno ampio di una coalizione e della maggioranza dei cittadini. Basta con le dispute e le prove muscolari, lasciamole a chi ha distrutto Palermo ed ha lasciato migliaia di bare insepolte” dice Vincenzo Figuccia che spera ancora in una ricomposizione ormai divenuta una chimera

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