Spiragli di dibattito all’interno del centrodestra siciliano nella scelta dei candidati per la corsa a sindaco e per le regionali.

Le disponibilità e le distanze

La Lega riapre il discorso e si dice disponibile ad un incontro di coalizione e quasi contemporaneamente Fratelli d’Italia chiede che dalle parole si passi ai fatti. Ma restano le distanze con la lega che vorrebbe si parlasse solo di amministrative per affrontare i nodi Palermo e Verona e non il caso Sicilia nella sua interezza rinviando la discussione sulle regionali a dopo il voto del 12 giugno

Il nodo Musumeci

Il nodo resta, invece, la ricandidatura del governatore Nello Musumeci così, nonostante il pressing di FdI, allo stato, non c’è ancora nessun vertice di centrodestra in vista per provare a risolvere il rebus Sicilia e a rimettere insieme i cocci di una coalizione sempre più divisa.

Il vertice fantasma

Nessuna convocazione, dunque, per affrontare la spaccatura, ed oltre alla regione resta appesa ad un filo la scelta su chi candidare a Palermo, dove in campo ci sono l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, nome ufficializzato da Fi-Lega e sostenuto anche da Noi con l’Italia di Saverio Romano più Totò Cuffaro che però spinge per l’unitarietà e non si è presentato all’ufficializzazione (si attende di conoscere la posizione degli autonomisti di Raffaele Lombardo che comunque hanno in campo Totò Lentini che non si ritirerà) e il ‘civico’ Roberto Lagalla, nato come candidato Udc e su cui potrebbe convergere pure FdI se Giorgia Meloni non dovesse incassare il sì a Musumeci. Formalmente ancora in campo anche Carolina Varchi proprio della Meloni e il ritiro e la convergenza sono scelte di cui si parla ma non ancora adottate

Gli alleati si vedono su zoom ma senza FdI ma si parla di delega fiscale

Per adesso, l’unico vertice convocato è quello del centrodestra di governo sulla delega fiscale e il nodo catasto, indetto per il pomeriggio, forse in presenza (negli uffici del senatore e leader della Lega Matteo Salvini) o via zoom senza Silvio Berlusconi, che si è videocollegato all’incontro preparatorio, sempre in materia fiscale, svoltosi tra Lega e Fi.

L’attesa del vertice ‘fantasma’

Solo si dice, invece, sul vertice a tre, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, chiesto nuovamente da Ignazio La Russa, cofondatore di FdI e plenipotenziario per la trattative in Sicilia.

Voci parlano di un possibile incontro a Milano, visto che Meloni sarà da venerdì fino al primo maggio nel capoluogo lombardo per la Conferenza programmatica del suo partito e il Cav non si muoverà da Arcore, mentre Salvini il weed end torna sempre in città per stare con la famiglia

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