Anche gli studenti palermitani alzano la testa contro lo smantellamento della scuola pubblica e le dichiarazioni anti meridionali di Bussetti. In centinaia sono scesi in piazza oggi come in una trentina di piazze italiane.

In occasione della mobilitazione nazionale studentesca contro i tagli e la nuova maturità anche gli studenti di Palermo hanno deciso di far sentire la propria voce. In centinaia dietro lo striscione su cui campeggia il chiaro messaggio “Ci sei mai stato in una scuola del Sud? Bussetti impegnati tu!“ manifestano, in generale il proprio dissenso contro lo smantellamento della scuola pubblica e gettano una luce sulla specifica situazione che caratterizza le scuole del Sud che da sempre, da un lato non viene considerato per fondi e investimenti e, dall’altro viene derubato di giovani che dovrebbero rappresentare il futuro di questa terra.

Tra le tante scuole presenti oggi: il liceo classico Umberto I,il liceo classico Garibaldi, l’istituto professionale Pietro Piazza il liceo scientifico Benedetto Croce, il liceo scientifico Galileo Galilei, il liceo linguistico Cassarà, istituto superiore Palmeri da Termini Imerese.

Il serpentone di studenti si è mosso compatto per le vie del centro storico. “Resteremo in Sicilia” hanno urlato gli studenti dal corteo.

“Quest’anno faremo i conti con un esame del tutto nuovo. Niente tesina, i temi dell’orale verranno estratti a sorte e la seconda prova prevederà più materie. Una modifica calata dall’alto che trasforma noi studenti in cavie da laboratorio e costringe i professori a cambiare i programmi in una corsa contro il tempo. Inoltre il governo Lega-5 Stelle ha previsto 4 miliardi di tagli all’istruzione confermando, nonostante si sia autoproclamato governo del cambiamento, le solite politiche di tagli e sacrifici che hanno caratterizzato i diversi governi succedutisi nel tempo. In questo scenario altamente preoccupante si inseriscono le criticità strutturali e le lacune nei servizi con scuole che cadono a pezzi e l’assenza di riscaldamenti, con la mancanza di kit per il primo soccorso e delle agevolazioni per gli studenti, sopratutto per i pendolari, che utilizzano i mezzi pubblici. Non parliamo poi del caro libri che diventa di anno in anno un peso sempre più insostenibile sulle spalle delle famiglie”  afferma Anna Taibi, studentessa del liceo classico Umberto I.

Giunti all’altezza dei Quanti Canti il corteo si ingrossa, un migliaio di studenti sfilano verso la Regione

“Noi studenti del Sud, ed in particolari siciliani, – continua – viviamo come una vera e propria corsa ad ostacoli la nostra quotidiana vita studentesca in cui tutte le criticità vissute a livello nazionale qui sono amplificate. Tante le difficoltà che incontriamo tutti i giorni e che spingono molti di noi ad emigrare. Non è un caso che i tassi di emigrazione giovanile dalla Sicilia al Nord Italia siano altissimi. Oltre al danno, la beffa…ovvero le dichiarazioni marcatamente anti meridionali del Ministro dell’Istruzione Bussetti che osa dire a noi studenti del sud che il nostro unico problema sia la mancanza di impegno rispetto ai suoi cari studenti del nord|!”